Quando si parla di scoliosi è importante fare subito una distinzione tra la scoliosi vera e propria e il cosiddetto atteggiamento scoliotico. La prima è una deformità della colonna vertebrale che risulta, sulle radiografie, con una curva anomala laterale, ma che è nella realtà ritorta su se stessa e che richiedere cure specifiche. L’atteggiamento scoliotico, invece, è un difetto legato in genere alla mancanza di attività fisica e all’assunzione di posizioni scorrette, che si risolve modificando le proprie abitudini posturali.
La scoliosi è nella maggior parte dei casi (80-85%) idiopatica, cioè senza una causa per il momento nota. Negli altri casi è congenita oppure legata a patologie neurologiche o di altro genere. Colpisce soprattutto le femmine e si manifesta durante la crescita, in particolare nella fase iniziale della pubertà, e tende poi a peggiorare fino a quando la struttura ossea non giunge alla maturazione completa. Spesso, però, non dà alcun sintomo al ragazzo e si individua osservando la schiena. Se, infatti, chi soffre di scoliosi si piega in avanti a gambe tese, ha un lato della schiena più alto dell’altro.
Per un adeguato trattamento della scoliosi è importante rivolgersi a medici specializzati nella colonna vertebrale che sanno prescrivere le terapie adeguate al grado di deformazione della colonna. Nei casi più lievi gli specialisti tendono a tenere sotto osservazione il ragazzo per valutare il rischio di peggioramento. Se questo è alto, si procede con la ginnastica correttiva. Se non è sufficiente si ricorrere anche ai corsetti (i busti), poco amati dai ragazzi (sono scomodi e non passano inosservati), ma che rappresentano una delle più efficaci terapie contro la scoliosi. Ne esistono diversi modelli (che lo specialista propone a seconda del tipo di scoliosi), da indossare per molte ore al giorno, per mesi e a volte anni, da associare sempre a esercizi specifici.
Per le forme più gravi di deformazione, si può ricorrere, infine, all’intervento chirurgico: in anestesia generale, si raddrizza meccanicamente la colonna grazie a viti e barre sagomate.
La ginnastica correttiva gioca un ruolo molto importante nella prevenzione del peggioramento della scoliosi e, secondo alcuni studi scientifici, può anche permettere di evitare il ricorso alla chirurgia: serve per riconoscere la deviazione, imparare movimenti per correggerla e abituarsi a mantenere una posizione corretta in ogni momento. Inoltre aiuta a far crescere correttamente il corpo anche quando si indossa un busto. Gli esercizi non sono improvvisati: vanno stabiliti dallo stesso specialista della colonna vertebrale, sulla base del singolo caso, e vanno praticati due o tre volte alla settimana.