Sclerosi multipla: sintomi, cause, diagnosi e cure

La sclerosi multipla comprende molti sintomi come le difficoltà di deambulazione e i disurbi della vista

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sclerosi multipla sintomi cause diagnosi cureLa sclerosi multipla è una malattia autoimmune che interessa il sistema nervoso centrale. Si tratta di una patologia cronica e demielinizzante. Si verifica infatti la degenerazione progressiva della mielina, la guaina che riveste i neuroni e che consente di trasmettere rapidamente gli impulsi nervosi. I sintomi comprendono un ampio spettro di manifestazioni, che vanno dalle difficoltà di deambulazione ai disturbi della vista, dalla stanchezza ai problemi della sensibilità corporea. Le cause sono da rintracciare in diversi fattori: prevalenza nelle donne, nella razza caucasica, negli ambienti con clima freddo. Chiunque può ammalarsi. Per la diagnosi della sclerosi multipla si possono effettuare diversi test, ma è di estrema importanza la risonanza magnetica. Le cure possono rallentare la patologia e permettono di tenerne sotto controllo i sintomi.

I sintomi

Considerando i sintomi della sclerosi multipla, si devono distinguere quelli iniziali, che spesso sono lievi e quindi possono passare anche inosservati. Si tratta di un offuscamento transitorio della vista, di debolezza muscolare e di disturbi nella minzione.
Man mano che la malattia avanza, si hanno delle manifestazioni sintomatologiche più gravi. Queste ultime comprendono difficoltà di deambulazione, stanchezza, disturbi della vista che permangono nel tempo, problemi di equilibrio e nella coordinazione dei movimenti, dolore cronico soprattutto a livello dei muscoli.
Inoltre si provano delle sensazioni di torpore e di formicolio agli arti, accompagnate da disturbi della sensibilità tattile. Il quadro può essere completato da disturbi del linguaggio, cognitivi, incontinenza e stipsi. In ogni caso bisogna specificare che i sintomi variano da individuo a individuo.

Le cause

Le cause della sclerosi multipla sono diverse, in quanto gli esperti ritengono che intervengano vari fattori. Bisogna specificare che non si tratta di una malattia ereditaria, infatti chiunque può ammalarsi. Sappiamo che esistono dei fattori determinanti: la patologia è più frequente nelle donne e nella razza caucasica. Anche l’ambiente influisce, perché si ha un incidenza maggiore nei Paesi a clima freddo. Colpisce più frequentemente nella fascia di età che va dai 20 ai 50 anni.
Si parla anche di sclerosi multipla a placche. Con questo termine si indicano le aree in cui la mielina è stata danneggiata. Le placche possono comparire in diverse zone del sistema nervoso centrale. Alcune possono anche regredire, ma non si ferma la quantità delle lesioni.

La diagnosi

La diagnosi della sclerosi multipla non può essere basata soltanto sui sintomi, anche se questi sono determinanti per orientare il consulto medico. A volte la diagnosi risulta difficile, in quanto la malattia può non essere riconosciuta per diversi anni. In ogni caso molto importante è la risonanza magnetica nucleare, che consente di vedere le lesioni provocate dalla demielinizzazione.
Ci sono poi altri test che possono essere utilizzati. Tra questi la puntura lombare, per raccogliere ed esaminare il cosiddetto liquor. Si tratta di un fluido trasparente che circonda il cervello, il midollo spinale e le radici dei nervi periferici.
Si può eseguire inoltre l’esame dei potenziali evocati: si valutano le risposte del sistema nervoso agli stimoli. E’ fondamentale sottoporsi ad una visita specialistica neurologica.

Le cure

Non esiste una terapia per la sclerosi multipla che si possa rivelare definitiva e completa. Ci sono dei farmaci che limitano gli attacchi, che riescono a prevenire la disabilità, che rallentano il progredire della malattia e che sono volti a tenere sotto controllo i sintomi della stessa.
Sarà il medico a valutare, in base alla gravità della malattia, anche una cura personalizzata. Tuttavia riesce difficile, anche perché non sono note le cause della patologia. In passato per il trattamento si utilizzavano farmaci antinfiammatori steroidei, alcuni dei quali vengono utilizzati oggi per trattare le riacutizzazioni. I corticosteroidi vengono impiegati a dosaggi elevati per brevi periodi. Ci sono poi delle terapie immunosoppressive o immunomodulanti.
Alcuni sintomi, come l’incontinenza e la spasticità, rispondono bene ai farmaci, mentre la gestione di altri sintomi risulta molto complicata, specialmente quando il quadro è accompagnato da dei deficit neurologici. Viene ritenuto opportuno partecipare a delle sedute di fisioterapia e di attività fisica.
Secondo alcuni studi possono essere impiegati gli antiossidanti, come il selenio, la vitamina A, C ed E. Tuttavia alcuni antiossidanti potrebbero attivare le cellule immunitarie e quindi aggravare potenzialmente la patologia.
E’ stato anche elaborato il metodo Zamboni, ideato da un chirurgo di Ferrara, che vede un legame tra sclerosi multipla e insufficienza venosa cronica cerobrospinale. La sua ipotesi ha suscitato molte polemiche, perché il medico è ricorso ad un intervento di angioplastica molto simile a quello utilizzato per riaprire le coronarie ostruite. Secondo Zamboni, questo intervento potrebbe migliorare le condizioni di salute dei pazienti. Il tutto ha suscitato interesse, ma le discussioni sulla validità di questa tecnica continuano.
Quello delle cure per la sclerosi multipla è ancora un campo tutto da esplorare in termini di ricerca scientifica.