Sanità: verso una carenza di medici, soprattutto geriatri

La popolazione invecchia, ma sono ancora pochi i medici specializzati in geriatria: così si va verso una penuria sempre maggiore di camici bianchi

Medici in caloLa professione del medico non esercita più lo stesso fascino di una ventina di anni fa, quando si registravano veri e propri boom di iscrizioni alle facoltà di medicina. Ancora non se ne sentono gli effetti, ma secondo Sumai-Assoprof, il Sindacato Unico di Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria, è solo questione di tempo: ci stiamo dirigendo verso una carenza di medici, che riguarda in particolare alcune specialità molto importanti per i cittadini italiani.

“Le previsioni parlano di un’inversione di tendenza a partire dal 2015 che porterà nel giro di dieci anni il numero di medici da 350 mila a circa 250 mila” sottolinea il segretario nazionale del Sumai-Assoprof, Roberto Lala. “Già oggi si avverte una carenza strutturale di circa 5.000 medici tra radiologi, anestesisti e personale dell’area emergenza”.
 
Qualche tempo fa abbiamo parlato del calo del numero dei pediatri, ma in realtà sembra che il problema riguardi piuttosto la terza età: gli specializzati in geriatria, la branca medica che si occupa specificatamente dell’anziano, sono ancora pochi. Eppure come è noto in Italia si va verso un innalzamento dell’età media della popolazione: “E’ come se non si tenesse conto dei dati Istat che raccontano un Paese con pochi neonati e tanti over 65: un italiano su 5 ha più di 65 anni” ricorda il segretario Sumai-Assoprof.
 
“In Italia i geriatri sono appena 2.800 mentre i pediatri arrivano a 14 mila. Anche nell’ultimo bando per le scuole di specializzazione post laurea, datato febbraio 2010, i posti per Pediatria erano 212 contro i 122 per Geriatria” sottolinea Lala. Per garantire un’adeguata e sufficiente assistenza sanitaria ai pazienti di domani, certamente più vicini all’età geriatrica che a quella pediatrica, quindi sarà necessario invertire la tendenza attuale.