Salute donna: l'intervento di riduzione delle piccole labbra

Si chiama labioplastica e consiste nella riduzione delle piccole labbra; il più conosciuto intervento correttivo dei genitali femminili esterni

Preparazione intervento di labioplastica
Si chiama labiaplastica ed è un intervento di ricostruzione parziale dei genitali femminili esterni che consiste nella correzione delle piccole labbra che sono vere e proprie pieghe formate da cute che chiudono lateralmente la vagina. Quando tali labbra hanno una grandezza eccessiva possono causare alla donna dei problemi che in certi casi vanno risolti con un semplice intervento chirurgico chiamato, appunto, labiaplastica.
Cominciamo col dire che la predisposizione a soffrire di questa forma di ipertrofia della cute che determina il fastidio, è genetica e, dunque, è presente nel corredo cromosomico della bambina, oltre ad essere anche una caratteristica familiare all’interno dello stesso nucleo familiare. Molte volte, in assenza di fastidiosi sintomi, si evita il ricorso al chirurgo, ma quando l’ipertrofia causa dolore nei rapporti sessuali, fino nei casi estremi ad impedire la penetrazione del pene, oppure, per le donne che si dedicano allo sport, il problema si riverbera nella vita della paziente con inconvenienti durante la pratica sportiva, senza contare che disturbi possono manifestarsi anche nel caso in cui la persona indossi indumenti più stretti, in tutti questi casi diviene necessario l’intervento chirurgico correttivo.
 
L’intervento è semplice e, di norma, non dura più di mezz’ora; parliamo di un intervento che mira a ridurre la porzione cutanea di queste membrane rimodellando il tutto e armonizzandolo con le parti intime della paziente. Si preferisce eseguire l’intervento in narcosi, ma la degenza post operatoria non supera, generalmente, il giorno di ricovero. In meno di un mese la paziente può riprendere la propria attività lavorativa e/o sportiva senza residuare fastidi o sintomi importanti di sorta.
 
Per accelerare i processi di cicatrizzazione e scongiurare infezioni possibili, vista l’area delicata interessata dal problema, è necessario ricorrere con maggiore frequenza ad un’igiene intima personale, ciò anche per ridurre la tumefazione afferente all’intervento stesso che di norma si riduce del tutto fino a scomparire nel volgere di una decina di giorni. I rapporti sessuali, infine, possono essere ripresi dopo 4-6 settimane.
 
La durata del risultato dell’intervento è permanente, senza subire grosse variazioni nel tempo. I possibili rischi (oltre a quelli legati all’anestesia) sono le infezioni, gli ematomi, la ritardata guarigione della ferita, il dolore persistente.
 
Fonte articolo: C. Paganotti. LA LABIAPLASTICA. Novembre 2008.
 
Fonte foto: Vaginoplastica