Cos’è la ritenzione idrica? Quali sono i rimedi naturali per combatterla? Con il termine “ritenzione idrica”, si indica un accumulo di liquidi negli spazi presenti tra cellula e cellula: sono questi accumuli a causare edemi, ovvero dei gonfiori anomali in determinate parti del corpo predisposte. Le cause che stanno dietro a questa tendenza dell’organismo a trattenere i liquidi possono essere differenti: in generale, la ritenzione idrica è determinata da uno stile di vita sbagliato e da un tipo di alimentazione scorretta, ma ci possono essere anche alcune patologie sottostanti come, ad esempio, la disfunzione cardiaca o renale, infiammazioni o qualche forma allergica. Ma qual è la sintomatologia esatta legata alla ritenzione idrica? Quali sono le sue cause? Quale il trattamento per poter giungere alla guarigione? Scopiamo di più in merito.
Cos’è
Cos’è la ritenzione idrica? Come anticipato prima, si tratta di un accumulo di liquidi in diverse zone del corpo predisposte all’accumulo di grassi che può provocare edemi, cioè gonfiori anomali in alcune parti del corpo predisposte. A essere maggiormente colpite sono le donne – anche gli uomini possono, infatti, esserne vittime – che accusano un accumulo di fluidi in special modo nelle aree dell’addome, dei glutei e delle cosce.
I sintomi
I sintomi della ritenzione idrica sono rappresentati da un gonfiore anomalo che, generalmente, è localizzato in alcune parti del corpo, come cosce, addome, caviglie e glutei. A sua volta, la ritenzione idrica è un sintomo della sindrome premestruale ed è, dunque, associata anche a una sensazione di pesantezza, in alcuni casi, abbastanza importante.
Le cause
Quali sono le cause della ritenzione idrica? Queste possono essere anche abbastanza gravi. La ritenzione idrica può essere causata da disfunzioni cardiovascolari o renali – come insufficienza renale o insufficienza cardiaca – reazioni allergiche, patologie del fegato o della vescica. Nella maggior parte dei casi, fortunatamente, questa condizione è provocata da alcuni squilibri dovuti a cattive abitudini alimentari e ad uno scorretto stile di vita: sedentarietà, abuso di alcol o caffè, fumo e una dieta ricca di sale possono essere alcuni dei fattori causa della ritenzione idrica. Anche una cattiva circolazione sanguigna, cambiamenti ormonali, l’intolleranza al lattosio, l’ereditarietà, il sovrappeso e l’assunzione di alcuni farmaci possono dare ritenzione di liquidi.
La diagnosi
Alla comparsa di segni e sintomi, è necessario contattare il medico che – tramite una serie di analisi ed esami – stabilirà la giusta diagnosi e, dunque, la terapia più adatta da seguire. Oltre alla classica visita medica, allo studio dei sintomi e alle analisi del sangue, potrebbero essere richiesti ulteriori test.
La cura
La cura dipende da fattori come la causa scatenante e la gravità della condizione: è possibile, quindi, che sia necessario assumere dei farmaci – come anche integratori alimentari di vitamine e sali minerali – oppure, semplicemente, modificare il proprio stile di vita per eliminare o ridurre la ritenzione idrica. Come fare, quindi? È necessario fare della regolare attività fisica; dormire, possibilmente, con le gambe leggermente sollevate e smettere di fumare. Ad ogni modo, è di fondamentale importanza consultare il medico, prima di assumere qualsiasi farmaco o integratore alimentare.
I rimedi naturali
Per combattere la ritenzione idrica abbiamo, inoltre, a nostra disposizione, differenti rimedi naturali: per rendere più veloce il metabolismo, il mirtillo, il quale svolge un’azione antinfiammatoria; la cumarina, in grado di riattivare il sistema linfatico; la pilosella, per stimolare la diuresi e le tisane a base di pungitopo, di ippocastano e di carciofo per stimolare il funzionamento corretto del fegato. Possono, inoltre, essere utili l’uva ursina, il tarassaco, il fucus, la centella asiatica, la vite rossa, l’edera e il rusco.
L’alimentazione
Fra i consigli utili, anche per la prevenzione delle ritenzione idrica, c’è quello di bere molta acqua: sembrerebbe apparentemente un controsenso, ma bisogna tenere presente che la ritenzione idrica si configura come un meccanismo che il nostro organismo mette in atto come processo di difesa, quando riscontra una scarsità di liquidi o un eccesso di sostanze che potrebbero rivelarsi dannose. Per questo, sarebbe fondamentale bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno o anche due litri. Teniamo presente, comunque, che si deve trattare di acqua o di tisane ed è meglio evitare, invece, le bibite zuccherate e i succhi industriali a causa degli zuccheri o delle sostanze chimiche che contengono. Contro la ritenzione idrica, occorre apportare all’organismo la giusta quantità di fibre, contenute nella frutta e nella verdura: fra i vegetali, è importante privilegiare quelli ricchi di vitamina C – abbondanti di vitamina C sono alcune verdure in particolare, come la lattuga, i peperoni, i broccoli, il cavolo e il cavolfiore – in modo che quest’ultima possa svolgere la sua rilevante funzione di protezione dei capillari e dei vasi sanguigni. Oltre a un’alimentazione sana – dunque, ricca di frutta, verdura, noci, cereali integrali e semi – sono da evitare l’alcol, la caffeina, i prodotti alimentari trasformati e il sale, di cui è necessario ridurre o evitare il consumo.
La prognosi
Infine, la prognosi dipenderà da diversi fattori, come la tempestività di intervento, la causa scatenante e la gravità della condizione, oltre che dall’età e dallo stato di salute del paziente.