Ritenzione idrica: cause principali

La ritenzione idrica può essere determinata da varie cause: fattori ereditari, cattiva circolazione del sangue, eccesso di sale, problemi ai reni, alla tiroide o al fegato, assunzione di certi farmaci

ritenzione idrica gonfiore

ritenzione idrica gonfioreLa ritenzione idrica si manifesta con gonfiore e dolore ed è un problema che interessa soprattutto le donne. Il disturbo si verifica perché l’organismo immagazzina una quantità maggiore di acqua rispetto a quella che riesce ad eliminare. Tutto ciò determina la dilatazione dei vasi sanguigni, con la conseguenza che l’acqua va verso i tessuti provocando sintomi dolorosi.

Il disturbo è piuttosto frequente durante la gravidanza e nel corso della fase premestruale. Le cause sono diverse. Innanzi tutto possiamo dire che intervengono fattori ereditari, ma non sono i soli elementi implicati nell’insorgenza della ritenzione idrica. A seconda dei casi possono intervenire differenti ragioni. Fra queste non possiamo non ricordare una non adeguata circolazione con la presenza di varici e rallentamento del sistema venoso. Il sale può svolgere un ruolo non indifferente nella determinazione del disturbo, in quanto ha la funzione di trattenere l’acqua all’interno del nostro organismo.
 
Bisogna prestare attenzione anche al fatto che ci potrebbe essere un problema nel funzionamento dei reni, che ostacola l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Non bisogna neppure trascurare l’ipotiroidismo. Quest’ultimo infatti può indurre il cuore a battere più lentamente e quindi il sangue non viene pompato in modo adeguato. La conseguenza è che la circolazione peggiora, determinando la dilatazione venosa.
 
La ritenzione idrica può essere provocata da alcuni farmaci assunti, soprattutto il cortisone e l’ormonoterapia sostitutiva. Inoltre anche eventuali disfunzioni del fegato fanno la loro parte, aumentando la pressione della circolazione sanguigna e la dilatazione dei vasi.