Lo studio che potrebbe dirci di più su questa malattia. Sarà vero?

Un importante ed ampio studio pubblicato sulla rivista Neurology, a cui hanno partecipato scienziati facenti parte di oltre 50 istituzioni sparse nel mondo, ha portato ad un'importante novità per prevenire l'ictus negli under 60. C'entra il gruppo sanguigno, scendiamo nei dettagli.

Uomo con mal di testa lancinante
Foto Unsplash | Usman Yousaf

Un importante ed ampio studio pubblicato sulla rivista Neurology, a cui hanno partecipato scienziati facenti parte di oltre 50 istituzioni sparse nel mondo, ha portato ad un’importante novità per prevenire l’ictus negli under 60.

In questa nuova ricerca c’entra il gruppo sanguigno. Scopriamo gli interessanti dettagli.

Cosa ha scoperto questa nuova ricerca del rapporto tra gruppo sanguigno e ictus?

Il gruppo sanguigno sarebbe in grado di prevedere la probabilità di avere o non avere un ictus in giovane età, ovvero prima dei 60 anni.

La scoperta pubblicata su Neurology è arrivata alla conclusione che avere il gruppo sanguigno 0 è associato a un minore rischio di andare incontro a questa patologia.

Nonostante il numero di ictus nelle persone giovani sia in aumento, ci sono poche ricerche su questo fenomeno. Ecco perché 50 ricercatori da tutto il mondo, hanno dedicato tempo e conoscenze per trarre delle conclusioni.

Il co-autore principale dello studio, Steven J. Kittner, professore di neurologia alla University of Maryland School of Medicine, insieme ad altri colleghi, ha effettuato uno studio attento su 17 mila pazienti con ictus e quasi 600.000 persone che non l’avevano mai avuto.

Tra gli esami genetici effettuati, uno ha destato l’interesse dei medici, ovvero il gene che determina se un gruppo sanguigno è A, AB, B o 0.

Il gene che determina il gruppo sanguigno può determinare l’ictus oppure no

Gli scienziati sono arrivati alla conclusione che chi ha il gruppo sanguigno 0 ha un rischio del 12% inferiore agli altri, di avere un ictus prima dei 60 anni.

Coloro che fanno parte del gruppo sanguigno A, invece, hanno un rischio maggiore del 18%.

Il motivo ha probabilmente a che fare con fattori di coagulazione del sangue e altre proteine circolanti, che svolgono tutte un ruolo nello sviluppo di coaguli“, ha spiegato il dottor Kittner.

Anche ricerche precedenti stabilirono che chi ha gruppo sanguigno A, rischia maggiori coaguli di sangue nelle gambe, ovvero la trombosi venosa.