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Articolo aggiornato il 8 Novembre 2023
La rinite allergica è una patologia di comune riscontro nella popolazione che si manifesta come risposta alla presenza di allergeni perenni o stagionali, tant’è che, in base a una vecchia, ma ancora utilizzata classificazione, si distingue tra rinite allergica stagionale (popolarmente nota come raffreddore da fieno) e rinite allergica perenne.
Non è possibile essere del tutto precisi sulla diffusione di questa patologia, ma molte fonti sono concordi nel ritenere che questa condizione interessi più di un terzo della popolazione globale. Si ritiene anche che la diffusione sia destinata ad aumentare.
Cerchiamo quindi di capire quali siano le cause, i sintomi allergia e i principali rimedi che si possono adottare per contrastare questa particolare forma di rinite, termine che in sé indica un’affezione infiammatoria che interessa la mucosa nasale.
Rinite allergica: i principali allergeni
Se ci rifacciamo alla classificazione indicata in precedenza che distingue tra forma stagionale e forma perenne, possiamo affermare che le cause della prima sono da ricercarsi negli allergeni domestici vale a dire gli acari della polvere, la forfora presente nei peli degli animali domestici, le muffe ecc.), mentre nella forma stagionale le cause sono da ricercarsi nei pollini e nelle spore fungine presenti nell’atmosfera in determinate stagioni (si parla anche di rinite allergica primaverile, autunnale ecc.).
I principali segni e sintomi della rinite allergica
I sintomi e i segni che caratterizzano la rinite allergica sono molto numerosi e non è detto che siano tutti contemporaneamente presenti. Da soggetto a soggetto può anche variare la gravità delle manifestazioni (classicamente si distingue fra forme lievi, moderate e gravi).
Fra le manifestazioni più comuni si ricordano principalmente la congestione a livello della mucosa nasale, difficoltà nel respirare normalmente, rinorrea (popolarmente si parla di gocciolamento nasale o di naso che cola), starnuti, prurito nasale, lacrimazione, senso di oppressione al petto. Il sonno può risultare disturbato. Non sono infrequenti mal di testa e un certo grado di stanchezza.
Non è infrequente che la rinite allergica sia associata a una forma allergica di congiuntivite. In questo caso si parla di rinocongiuntivite allergica.
Rinite allergica: i rimedi
Il primo consiglio che si può dare è quello di ridurre al minimo, ovviamente nei limiti del possibile, il contatto con gli allergeni che scatenano la reazione infiammatoria.
Detto ciò, va precisato che non esiste una cura risolutiva per la rinite allergica, tuttavia esistono rimedi farmacologici che sono in grado di ridurre in modo significativo la fastidiosa sintomatologia. Fra questi si ricordano in primis gli antistaminici, ovvero farmaci che agiscono contrastando l’azione dell’istamina.
Gli antistaminici di prima generazione erano efficaci, ma anche causa di fastidiosi effetti collaterali quali sonnolenza e sedazione. Quelli di ultima generazione, come per esempio la fexofenadina cloridrato, possono essere assunti una sola volta al giorno e non sono gravati da rilevanti effetti indesiderati. Questi antistaminici sono disponibili sotto varie forme farmaceutiche come compresse, spray e colliri.
Di norma gli antistaminici sono sufficienti a controllare i vari sintomi della rinite allergica e non c’è la necessità di ricorre ad altri rimedi farmacologici. In alcuni casi, il medico potrebbe però consigliare anche il ricorso a corticosteroidi.
Nelle forme più gravi, refrattarie ad altri trattamenti, potrebbe essere presa in considerazione l’immunoterapia, un trattamento che si basa sulla somministrazione di dosi crescenti degli allergeni responsabili della rinite. Lo scopo è sostanzialmente quello di desensibilizzare l’organismo e anche di evitare che la rinite allergica evolva in asma bronchiale.