Il trauma dumping è una condizione sempre più diffusa con cui si mettono a rischio le relazioni presenti a causa di quelle passate.
Non tutti conoscono questa definizione, ma in realtà il trauma dumping è una condizione in cui si tendono a sfogare i propri sentimenti negativi sugli altri. E, soprattutto, sulle persone che si hanno intorno.
Questo accade solitamente quando c’è la fine di una relazione o quando accade qualcosa di pesante da gestire. Tuttavia può diventare molto difficile per le persone che ci circondano.
Trauma dumping, che cos’è e come affrontarlo
Scaricare il dolore, la frustrazione e i sentimenti negativi sugli altri può avere dei risvolti importanti proprio sulla stabilità del legame stesso. Questo avviene molto più spesso di quanto si possa immaginare ed è la tipica situazione del monologo in cui c’è uno dei soggetti che parla e accentra l’attenzione su di sé, raccontando tutti i suoi guai costantemente.

Questo tipo di trauma è molto frequente solo che non tutti sanno dargli un nome. La persona parla per ore, racconta sempre i suoi sentimenti negativi e mai qualcosa di divertente o positivo, parla dei suoi problemi, delle vicende difficili che affronta e non vuole mai ascoltare gli altri. Ciò causa nel rapporto uno sbilanciamento importante tanto da far nascere delle crepe difficili da rimarginare.
Nonostante l’affetto, le persone non riescono a gestire continuamente i sentimenti negativi, allontanandosi. Lo scarico del trauma è nato negli ultimi anni, è tipico di chi fa monologhi sulla propria vita senza pensare minimamente agli altri. Ascolto ed empatia sono fondamentali nelle persone ma talvolta risultano difficili in queste condizioni. Non chiedendo mai all’altro come si sente, porta al danneggiamento progressivo del rapporto perché non c’è più spazio per l’altro, per esprimersi. Ovviamente si genera una certa ansia, cose non dette e problemi di comunicazione. Le interazioni infatti devono essere sempre equilibrate, non si può pensare di parlare unicamente della propria vita senza ascoltare minimamente l’altro.
Va bene sfogarsi quando si attraversa un momento difficile ma non può essere una situazione a senso unico. I terapeuti possono aiutare e sono quelli preposti a farlo. Le persone che hanno problemi tali che sembrano insormontabili o che non riescono a gestire, devono chiedere informazioni e farsi seguire in un approccio psicologico mirato. Non è possibile pensare che le persone che sono accanto a noi siano disposte a sentire solo i nostri lamenti. Ogni rapporto deve fondare sulla reciproca condivisione altrimenti si cade nel trauma duping e si rischiano conseguenze importanti per i rapporti che ci sono ancora.