Quali sono i giorni fertili? E come si effettua il calcolo per individuare l’ovulazione, ovvero il momento in cui è possibile restare incinta?
L’ovulazione è il processo che comporta il rilascio di una cellula uovo a seguito di importanti cambiamenti ormonali nel corpo della donna, che avvengono ogni mese. Di solito avviene dai 12 ai 16 giorni prima dell’inizio delle mestruazioni. Ecco quello è il periodo fertile.
Scopriamo come calcolare precisamente i giorni fertili, in questo modo si potranno aumentare le probabilità di restare incinte.
Cos’è l’ovulazione?

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Durante la prima fase di ogni ciclo mestruale uno degli ovuli si prepara a essere rilasciato dall’ovaio. All’approssimarsi dell’ovulazione, c’è un importante cambiamento ormonale e il corpo della donna produce una quantità maggiore di estrogeni.
Questo provoca l’ispessimento della parete interna dell’utero, creando così un ambiente favorevole per gli spermatozoi. I livelli elevati di estrogeni inducono, inoltre, un aumento anche dei livelli dell’ormone luteinizzante (LH) e questo procedimento permette la fuoriuscita dell’ovulo dall’ovaio, ovvero l’ovulazione.
Esistono diversi metodi e segnali che permettono alla donna di individuare il giorno dell’ovulazione. Alcune donne si basano sui dolori tipici dell’ovulazione.
Altre si basano sul calcolo dei giorni, sull’osservazione del muco cervicale, sulla rilevazione della temperatura basale o sull’utilizzo di appositi stick.
Come si calcolano i giorni fertili?
Il metodo più semplice, ma anche il meno preciso, per stabilire il giorno dell’ovulazione è quello di considerare come periodo di massima fertilità la metà del proprio ciclo mestruale.
L’ovulazione dovrebbe avvenire tra il dodicesimo e il quindicesimo giorno dopo l’inizio del flusso mestruale. Questo metodo, però, non è pienamente attendibile. Lo è maggiormente per le donne con cicli regolari di 28 giorni e può essere comunque soggetto a variazioni. ormonali.
In prossimità dell’ovulazione, nella donna aumenta la produzione del muco cervicale che si rende evidente con perdite trasparenti e fluide. Quando l’ovulazione è imminente, tale muco diventa molto abbondante e di consistenza acquosa.
Ma anche infezioni batteriche o virali possono causare un cambiamento nel muco. Quindi anche questo metodo non è perfettamente attendibile.
Un altro metodo, un po’ più attendibile, è quello di misurare la temperatura della donna appena sveglia. Durante l’ovulazione, la temperatura aumenta di circa 0,3 – 0,5 gradi. La temperatura del corpo aumenta solo dopo l’avvenuta ovulazione e, pertanto, questa misurazione non può essere utilizzata come strumento preventivo.
In commercio, però, esistono degli stick che evidenziano l’approssimarsi dell’ovulazione. Tali bastoncini vengono posizionati sotto il flusso dell’urina per circa 5 secondi, appaiono due linee colorate che evidenziano (o meno) l’imminente ovulazione. Il test va ripetuto per alcuni giorni, fintanto che le linee non diano esito positivo.