Quale frutta fa più bene alla salute dopo i 60 anni (e non solo): importanti anche le quantità

Frutta: perché mangiarla dopo i 60 anni
L’importanza di mangiare la frutta dopo i 60 anni – tantasalute.it

La frutta è un concentrato di vitamine e minerali che fa bene a tutte le età. Ecco i frutti da preferire dopo i 60 anni.

Che la frutta faccia bene ad ogni età è risaputo. Può essere il fine pasto “dolce” perfetto oppure lo spuntino di metà mattino o di pomeriggio, alternativo ai prodotti industriali e spazzatura del supermercato.

Contiene vitamine, minerali e antiossidanti che fanno bene alla salute ed in più è gustosa. Gli esperti consigliano di consumare alcuni tipi di frutta e certe quantità dopo i 60 anni per mantenersi in forma e in salute.

Quale e quanta frutta mangiare dopo i 60 anni

La frutta dovrebbe essere una componente immancabile della dieta di una persona dopo i 60 anni, perché favorisce idratazione, vitamine, minerali e antiossidanti.

Frutta: i tipi da mangiare dopo i 60 anni
I tipi di frutta da mangiare dopo i 60 anni – tantasalute.it

È importante però dosare le quantità e scegliere i frutti migliori per questa importante fase della vita. Ogni giorno si dovrebbero consumare 4-5 porzioni di frutta al giorno, da consumare a fine pasto o come spuntino mattutino o pomeridiano. Ci sono però alcuni frutti che, essendo troppo zuccherini, dovrebbero essere consumati solo in piccole porzioni, soprattutto dai soggetti che soffrono di diabete.

Quanto ai tipi di frutta da consumare dopo i 60 anni, sarebbe meglio prediligere:

  • I kiwi, ricchi di vitamina C e antiossidanti essenziali per contrastare l’azione dei radicali liberi e potenziare il sistema immunitario. Contengono fibre utili per il funzionamento intestinale e potassio, fosforo, calcio e magnesio.
  • Le mele sono ricche di vitamine del gruppo B e minerali. Aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo e la salute intestinale.
  • I melograni, sono ricchi di antiossidanti, polifenoli, vitamina C, vitamina A, potassio, ferro, magnesio, rame e manganese. Anche questi frutti aiutano a contrastare lo stress ossidativo e si rivelano utili per prevenire patologie come l’aterosclerosi e l’Alzheimer, comprese le malattie cardiovascolari.
  • Le banane, ricche di vitamina B e potassio che aiutano il funzionamento dei muscoli.

Oltre alla frutta fresca, gli esperti consigliano anche di consumare la frutta secca dopo i 60 anni. Questa è ricca di fibre, vitamine del gruppo B, proteine, sali minerali e grassi buoni. Per questo motivo bisognerebbe integrare nella propria alimentazione noci, mandorle, anacardi e noci di Macadamia. Mangiarne una manciata come spuntino pomeridiano o mattutino apporta tanti benefici, ad esempio si è visto che possa favorire la riduzione del colesterolo cattivo (LDL). 

Che sia fresca o secca, la frutta dovrebbe essere una componente fondamentale della dieta di una persona con più di 60 anni, da introdurre nell’ambito di un’alimentazione varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.

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