Articolo aggiornato il 26 Agosto 2008
Lunghe, corte, semplici, difficili, con simboli o senza: alcune hanno dei servizi professionali, altre invece sono ad uso personale. I piu’ giovani, ma anche i meno giovani possono associare alla propria mail l’avatar, un nome simpatico e qualche pseudonimo.
Le email: uno strumento che da pochi anni a questa parte e’ usato da milioni di persone nel mondo, che ne hanno fatto un recapito, esattamente come si fa con un numero di telefono, un indirizzo o una casella postale, con la differenza che la e mail regala a tutti la possibilita’, unica nella vita, di darsi il nome che vorremmo sempre avere avuto.
Quato piccolo strumento fatto di lettere una chiocciola lettere e un punto dice di noi molte cose, molte di piu’ di quante noi siamo coscienti di comunicare.
La scelta del nome, del provider, del colore, del tipo di servizio, della dimensione, tutto in una scelta della e mail parla di noi, e dice se siamo generosi o no, se pretendiamo tanto o poco, se siamo aperti o chiusi, timidi o espansivi.
L’Universita’ di Lispia ha raccolto un consistente numero di testimonianze e di dati per raggiungere questa certezza nella storia della psiche. Gli studenti cioe’ hanno provato a descrivere la personalità di 600 adolescenti che erano schedati dalla loro casella di posta elettronica.
Ad esempio gli pseudonimi: se sono di fantasia appartengono a un creativo, anche se un classico potrebbe essere indice di volota’ di farsi svelare; punti e caratteri dicono se siamo precisi o no, chi usa un dominio nazionale e’ pratico e organizzato, chi usa yahoo e’ piu’ chiuso di chi usa hotmail, questo e tanto altro in un indirizzo di posta elettronica.