Quando si tratta di coppia e, soprattutto, di psicologia di coppia, gli opposti si attraggono davvero? Non proprio, almeno stando alle dichiarazioni di un esperto d’oltremanica, lo psicologo britannico Glenn Wilson, che boccia le coppie fatte di “opposti” e promuove a pieni voti quelle composte da due partner “simili”.
Tutto da rifare, quindi, per i rapporti a due in cui i partner sono diametralmente opposti, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Secondo lo psicologo inglese e il “quoziente di compatibilità” che ha elaborato, per garantire la longevità della coppia, meglio seguire il detto “chi si somiglia si piglia”, piuttosto del più gettonato “gli opposti si attraggono”.
Proprio così, a differenza di quanto si è sempre pensato, il segreto della salute e dell’equilibrio di una coppia non sarebbe nascosto tra le differenze e le diversità, ma, al contrario, tra i punti in comune, le somiglianze.
I calcoli, più o meno scientifici, e le considerazioni, più o meno inattaccabili, dell’esperto britannico, risultati di un’indagine condotta su oltre due mila persone, sembrano non lasciare nessuna speranza ai poveri malcapitati accoppiati senza troppe somiglianze. Infatti, indagando sull’affinità dei partner, l’unico principio garanzia di successo e, soprattutto, di longevità della coppia, sembra quello della similarità.
Meglio, insomma, scegliere un compagno simile, soprattutto per quanto riguarda alcuni aspetti chiave, come la personalità, il carattere, lo stile di vita, le preferenze e il modo di pensare, per garantirsi un futuro roseo e, soprattutto, duraturo insieme.