In tema di psicologia che riguarda i bambini quella del figlio unico non è una questione molto semplice da chiarire. Ci sono infatti tanti aspetti e tanti tipi di comportamento che entrano in gioco nel caso in cui un bimbo si rapporti ad un’esperienza di vita caratterizzata dalla mancanza di fratelli o di sorelle. Eppure le famiglie con un solo figlio aumentano.
Di certo si tratta di una tendenza figlia dei nostri tempi. Ma che cosa comporta tutto ciò per i bambini? Già alcune ricerche hanno messo in evidenza che le famiglie con più sorelle sono più felici per il fatto che ci sarebbe una maggiore possibilità di esprimere ciò che si prova. C’è da dire che un figlio unico ha l’opportunità di stare al centro dell’attenzione dei genitori, di sperimentare con essi un rapporto più diretto e non improntato alla competizione. Ma accanto ai vantaggi ci sono pure gli inconvenienti.
A volte infatti il figlio unico rischia che su di lui vengano concentrate tutte le aspettative dei genitori e questo può portarlo a sentirsi messo più facilmente alla prova, specialmente se le aspettative degli adulti sono elevate. In tutto questo non vanno trascurati i risvolti in termini di emulazione, visto che anche per quanto riguarda l’esercizio fisico si è appurato che l’emulazione dei genitori spinge i figli a compierlo.
Sono tanti insomma gli aspetti che entrano in gioco nelle relazioni tra il bambino figlio unico e gli adulti. Scelta o imposizione dettata dalla contingenza, quella del figlio unico è una situazione che comporta equilibri psicologici familiari da tenere in grande considerazione, per comprendere meglio il comportamento umano.