Articolo aggiornato il 24 Novembre 2023
Il prurito è uno dei sintomi che possono accompagnare l’esistenza dell’individuo a qualsiasi età, in qualsiasi momento senza distinzione di sesso e di razza, dovuto spesso ad un banale eczema della pelle, oppure in risposta ad una puntura di un qualsiasi insetto o come risposta ad una reazione allergica che comporti un interessamento locale o più esteso come può essere un’orticaria diffusa.
Il prurito nelle forme lievi e localizzate non dovrà incutere particolare paura poiché quasi sempre è facile da contrastare e raramente non si riesce a scoprirne l’origine. Ben altro caso è quello di un prurito diffuso, persistente, ingravescente accompagnato da altri sintomi come perdita delle forze, difficoltà respiratorie sempre più gravi, gonfiori al viso, alle mani, confusione mentale e disorientamento fino alla perdita di coscienza. In questo caso è chiaro che ci troviamo di fronte ad una sintomatologia gravissima, come può essere uno shock anafilattico che mette in serio repentaglio la nostra stessa vita e che richiede cure immediate presso un centro di cura specializzato. Così come, il prurito diffuso può anche essere una spia importante per diverse malattie quali il diabete o eventuali epatopatie, comprese forme importanti di colecistite.
Senza addentrarci verso le forme più impegnative di prurito che richiedono la trattazione e l’approfondimento verso quelle malattie che ne hanno dato origine, vediamo di cercare di comprendere come sia possibile, sulla scorta di pochi farmaci, per lo più da banco, arrestare tale fastidioso sintomo.
L’utilizzo di presidi farmacologici quali gli anestetici locali a base di lidocaina sotto forma di pomate sono molto utili quando il prurito sia circoscritto in un’area della pelle limitata come potrebbe accedere dopo la puntura di un insetto. In questo caso è anche possibile reperire in farmacia o parafarmacia tali prodotti sotto forma di spray per trattare diverse zone più distanti l’una dall’altra.
Quando se ne conosce la causa, perché successiva ad una diagnosi medica e questa viene riferita ad esempio ad una forma allergica, trovano impiego anche quelle medicine ad uso topico, anch’esse sotto forma di pomate o creme o unguenti vari a base di cortisone, generalmente idrocortisone, magari, a giudizio del medico associati a terapia a base di antistaminici sotto forma di pillole o compresse, tenendo presente che tali sostanze hanno come effetto collaterale la sonnolenza.
Ovvio che quando il prurito, sia pure localizzato, è resistente a tali preparati solo il medico sarà nelle possibilità di accertarne, magari coadiuvato in questo suo compito dallo specialista dermatologo, l’esatta origine del prurito che potrebbe anche essere associato a forme infettive o eventuali infestazioni da parassiti o malattie quali la scabbia.
In questa sede ricordiamo che forme semplici e localizzate di prurito, soprattutto quando se ne conosce effettivamente la causa, si risolvono al meglio con pomate a base di corticosteoidi eventualmente associate a pomate a base di antibiotici, come la neomicina solfato, quando si prevede un interessamento di batteri coinvolti nella lesione. Di norma tali farmaci, se utilizzati in maniera congrua, non creano effetti collaterali significativi, a parte l’assottigliamento, per’altro reversibile della pelle, che dura fino a quando non sospendiamo la terapia.
Attenzione, comunque a non trattare vaste aree del corpo con tali sostanze, il rischio è quello di assorbire il preparato che essendo costituito da cortisone, è soggetto alla serie di effetti avversi tipici di questa categoria di farmaci; ma quest’eventualità con l’uso corretto del preparato è abbastanza remota.