Quali sono i sintomi, le cause, i rimedi, la cura e la terapia per la prostatite? La prostatite è una infiammazione della prostata, una ghiandola collocata in prossimità dell’apparato genitale maschile e posta sotto la vescica. La prostata spesso può infiammarsi, in particolare dopo i 30 anni e sempre più frequentemente oltre i 40 anni. La prostatite può essere acuta o cronica ed essere asintomatica, in alcuni casi. Ma qual è la sintomatologia esatta legata alla prostatite? Qual è il trattamento per la guarigione? Scopriamo di più sulla prostata infiammata.
Cos’è
La prostatite è un’infiammazione della prostata abbastanza diffusa: secondo le statistiche, è circa l’8,2 per cento degli uomini a soffrirne almeno una volta nella vita.
La prostata è una ghiandola situata sotto la vescica, che contribuisce alla costituzione dello sperma.
La prostatite può essere dovuta a cause infettive e batteriche e a cause non infettive.
Ci sono, inoltre, diversi tipi di prostatite, per la precisione sono quattro e includono:
- La prostatite acuta di origine batterica, il tipo I;
- La prostatite cronica di origine batterica, il tipo II;
- La prostatite cronica non-batterica, il tipo III;
- La prostatite asintomatica, il tipo IV.
Queste forme sono molto simili tra di loro e si differenziano, in linea generale, per la durata della malattia, per le cause e per l’insorgenza della sintomatologia.
La prostatite colpisce gli uomini, soprattutto, di età compresa tra i 30 e i 50 anni, con un picco a 40 anni.
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I sintomi
I sintomi della prostatite possono essere diversi e includere:
- Dolore pelvico, inguinale, scrotale e rettale;
- Febbre alta;
- Brividi;
- Emospermia;
- Defecazione dolorosa;
- Eiaculazione dolorosa;
- Disturbi urinari, come bruciore, disuria, ematuria, nicturia, difficoltà ad urinare, bisogno impellente di urinare e stranguria, ovvero la minzione lenta o intermittente;
- Dolore alla zona lombare della schiena;
- Dolori muscolari e articolari diffusi;
- Disfunzione erettile;
- Nausea e vomito;
- Dolore durante i rapporti sessuali.
I sintomi e i segni della prostatite sono uguali per tutte le tipologie della malattia, tranne che per la febbre: questa è, infatti, presente solo in caso di origine batterica.
Quando la prostatite ricorre e permane per un determinato tempo, allora si può cominciare a parlare di prostatite cronica e non più di prostatite acuta: in genere, si comincia a definire cronica una prostatite dopo almeno 4-6 mesi di sintomatologia, oppure dopo un ciclico ripetersi delle infezioni alla prostata.
La prostatite acuta batterica è, inoltre, a comparsa rapida e improvvisa – oltre ad essere provocata da batteri – mentre, la prostatite cronica batterica è a comparsa più graduale.
La prostatite può anche essere asintomatica.
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Le complicazioni
Se si trascura la prostatite, possono scaturire diverse complicazioni. Tra le complicanze della malattia, ci sono:
- Cronicizzazione dell’infiammazione a livello prostatico;
- Passaggio dell’infezione batterica al sangue;
- Batteriemia;
- Sepsi;
- Ascesso prostatico;
- Ritenzione urinaria, ovvero l’incapacità di svuotare completamente la vescica;
- Incapacità di urinare.
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Le cause
Le cause e i fattori di rischio della prostatite possono essere diversi e includere:
- Infezioni delle vie urinarie o dei testicoli, come cistite o uretrite;
- Infezioni sessualmente trasmissibili, tra le cause sessuali di prostatite;
- Fimosi;
- Presenza di batteri dell’intestino retto;
- Traumi in zona perineale;
- Biopsia della prostata;
- Disidratazione;
- Immunodepressione, come in caso di diabete o AIDS;
- Stress cronico;
- Utilizzo di catetere vescicale;
- Ipertrofia prostatica benigna;
- Ostruzione del collo vescicale.
Queste cause sono caratteristiche della prostatite acuta di origine batterica e della prostatite cronica di origine batterica.
Per quanto riguarda la prostatite cronica non-batterica e quella asintomatica, le cause non sono state ancora del tutto chiarite.
La diagnosi
Alla comparsa di segni e sintomatologia, è consigliabile contattare il medico che – tramite una serie di esami e analisi – stabilirà la diagnosi e il trattamento più indicato per la guarigione.
Generalmente, si inizia con l’anamnesi – ovvero, lo studio dei sintomi – e la classica visita medica per, poi, proseguire con ulteriori test per verificare le cause della patologia o la presenza o meno di altre malattie: ad esempio, l’esplorazione rettale digitale, la palpazione dei linfonodi inguinali, il tampone uretrale, l’ecografia transrettale e dei test di laboratorio su campioni di sangue, sperma e urina per individuare l’eventuale tipologia di microrganismi patogeni.
La cura e la terapia
Qual è la cura per la prostatite? La terapia dipenderà dal fattore scatenante e dalla gravità della condizione.
In linea generale, contro la prostata infiammata, vengono prescritti dei farmaci antibiotici: questa scelta avviene, soprattutto, quando la causa è di origine batterica.
Possono essere prescritti anche degli antinfiammatori e degli antidolorifici, oltre agli alfa-bloccanti.
In caso di ascesso prostatico, potrebbe essere necessario ricorrere ad un intervento chirurgico per drenare il pus.
È importante seguire le indicazioni del medico, che deciderà il tipo di trattamento, la posologia e la sua durata: la terapia antibiotica dovrà, infatti, essere portata a termine secondo le istruzioni impartite per evitare ricadute e ciò anche se i sintomi dovessero sparire.
Generalmente, la terapia ha una durata di 6-8 settimane ma, in alcuni casi, potrebbero servire anche 3-6 mesi di assunzioni.
I rimedi naturali
Esistono dei rimedi naturali contro la prostatite? È consigliabile:
- Bere molta acqua;
- Fare dei bagni caldi;
- Evitare l’uso della bicicletta;
- Usare un cuscino, quando ci si siede a lungo;
- Astenersi dai rapporti sessuali;
- Ricorrere a decongestionanti fitoterapici come infusi e decotti a base di carciofo, salvia, tarassaco, prezzemolo, gramigna, equiseto o betulla;
- Seguire una sana alimentazione, consumando frutta, verdura, legumi e cereali integrali ed evitando il consumo di alcolici, caffè e cibi speziati.
Questi rimedi dovrebbero agevolare la risoluzione dell’infiammazione della prostata.
La prognosi
Infine, la prognosi dipenderà da diversi fattori, come la tempestività di intervento, la causa scatenante e la gravità della condizione, oltre che dall’età e dallo stato generale del paziente.
In caso di identificazione tempestiva e trattamento adeguato, quasi sempre, la prognosi è positiva; in caso contrario, invece, possono esserci delle conseguenze, come la cronicizzazione dell’infiammazione e le altre complicanze prima citate.