Problemi udito: in crescita tra i giovani

Non solo lettori mp3: discoteche, concerti, telefonini moltiplicano le fonti di inquiamento acustico che danneggiano le orecchie, soprattutto dei giovani

Problemi di udito per i giovaniTradizionalmente i problemi di udito sono associati con un’età avanzata, eppure gli esperi stanno registrando un aumento delle lesioni all’apparato uditivo nei giovani e nei giovanissimi. L’allarme arriva direttamente dal Congresso Societas Orl Latina di otorinolaringoiatria tenutosi in questi giorni a Lecce.

Tante volte, anche qui su Tantasalute, abbiamo parlato dei rischi connessi all’uso, o meglio, all’abuso dei lettori mp3 con cuffie auricolari che trasmettono musica ad altissimo volume, e indubbiamente è questa una tra le cause del pericoloso aumento dei problemi alle orecchie dei giovani. Ma non è certo l’unico.
 
Nella società attuale, in Italia come nel resto del mondo, si assiste a un incremento dell’inquinamento acustico e in particolare delle fonti di rumore a cui i giovani si espongono incautamente: notti in discoteca a tutto volume, lunghe chiacchierate al telefonino, concerti. Situazioni i cui rischi per le orecchie sono assolutamente sottovalutati, non solo dai ragazzi stessi, ma anche da tutta la società, che manca di imporre regole ferree o, laddove esistono, farle rispettare per la tutela della salute.
 
“Basterebbe ridurre il rumore complessivo del 2-3% per vedere questi problemi diminuire sensibilmente” sottolinea presidente del Convegno Michele De Benedetto, direttore dell’Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Che cosa si può fare? “Abbiamo bisogno di norme ferree, per lo meno a livello europeo, che stabiliscano il volume massimo dei lettori Mp3 a cui le aziende produttrici dovranno obbligatoriamente attenersi” esemplifica Giancarlo Cianfrone, presidente dell’Associazione italiana per la ricerca sulla sordità (Airs). Norme contro un eccesso di decibel esistono già per le discoteche e i concerti, “parametri che vengono costantemente disattesi” ricorda, però, Cianfrone. Gli esperti non hanno dubbi: bisogna correre ai ripari e farlo con leggi precise, raccomandazioni e linee guida non bastano più.