Problemi di memoria e concentrazione? La causa potrebbe essere questa carenza: come ritrovare l’attenzione con gli alimenti giusti

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Problemi di memoria e concentrazione: cause e cosa fare (tantasalute.it)

Quando si determinano delle mancanze l’organismo può reagire anche in modo importante, determinando sintomi molto forti.

Perdita di memoria, vuoti mentali veri e propri e problemi di concentrazione sono problematiche abbastanza comuni, non necessariamente collegate solo in tarda età. Tale condizione, infatti, non si verifica solo quando si è oltrepassata una soglia e, quindi, non si è più freschi mentalmente, ma può anche presentarsi quando c’è una carenza specifica. In questo caso, ovviamente, è importante però confrontarsi con il proprio medico.

Se questa manifestazione in un soggetto anziano può essere relativamente normale, in una persona giovane non lo è affatto. Questo vuol dire che bisogna intervenire attraverso l’alimentazione o l’integrazione di sostanze specifiche.

Problemi di memoria e concentrazione: cosa mangiare

Indagare quindi sulla causa è importante per capire se nella dieta manca qualcosa e se c’è una carenza da dover integrare a livello nutrizionale. A dare tale sintomatologia sono nello specifico i flavonoidi, che si possono inserire in una dieta sviluppata correttamente. Questi sono alla base di composti fenolici che fanno parte del mondo vegetale. Quindi si trovano nella frutta, nelle verdure, nei semi ma anche nel vino rosso.

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Carenze alimentari, problemi di memoria: cosa mangiare (tantasalute.it)

Nello specifico ci sono:

  • Flavonoli che si trovano nelle verdure (cipolla, pomodori, lattuga) e nella frutta (mele, pere, banane) oppure in cacao, tè e vino rosso
  • Flavoni che si trovano negli agrumi, nei peperoni rossi, nella menta e in altre erbe aromatiche
  • Isoflavoni che sono presenti nei legumi e nella soia
  • Antocianine presenti in alcuni frutti e nel cacao

Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, questi alimenti sono fondamentali perché consentono all’organismo di contrastare i radicali liberi ovvero quelli che sono responsabili di quei segni del tempo che compaiono progressivamente. Permettono anche di mantenere ottimale la circolazione, di proteggere i vasi, rafforzare il sistema immunitario ed, ovviamente, il fegato. Prevengono, inoltre, le patologie cardiache, favoriscono la perdita di grasso viscerale ed hanno proprietà antibatteriche.

Gli studi hanno dimostrato non solo quanto i flavonoidi siano fondamentali per gli adulti ma anche per gli anziani. In un gruppo di 3500 persone di età avanzata, è bastato dare un supplemento di questo tipo per un periodo di tempo prolungato per notare immediate differenze in più di un terzo dei soggetti indicati. La media, per la memoria, è aumentata dal 10% al 16% in coloro che seguivano una dieta sana con l’aggiunta di flavonoidi, con una ripercussione non solo nel breve termine ma sul lungo termine, infatti gli esami sono stati ripetuti anche dopo tre anni e la situazione era sempre migliorata.

Quindi risulta indispensabile seguire una dieta sana e bilanciata che si accompagni ad una grande disponibilità di queste sostanze, in particolare frutta e verdura almeno cinque volte al giorno, come indicato dall’OMS.

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