Prevenzione: a scuola un'ora di "salute". Ma servirà?

In Italia si vuole introdurre un'ora a settimana di "Salute" a scuola

Articolo aggiornato il 3 Dicembre 2007

La proposta è venuta dal Ministero della Salute e dell'IstruzioneUn’ora alla settimana dedicata all’insegnamento di “stile di vita” corretto e prevenzione delle malattie. E’ questa l’iniziativa che potrebbe presto essere attuata in Italia. Peccato che l’annuncio, dato al salone della Comunicazione di Bologna, non abbia specificato in cosa consisterà questa insolita “lezione”: si parlerà di alimentazione, si forniranno elementari basi di medicina applicata, oppure magari anche di un pizzico di psicologia? Non è dato sapere.
D’altronde, il ministero della Salute ha semplicemente annunciato che si tratta di una direttiva ancora in fase di lavorazione, e stilata insieme al ministero dell’Istruzione pubblica, che dovrebbe essere presto resa pubblica. Stupisce un po’ di più, francamente, la precisazione che si è affettato a fare al Compa Domenico Greco, direttore del dipartimento governativo della prevenzione: “Non saranno i medici ad andare nelle scuole a fare conferenze, ma toccherà agli insegnanti affrontare settimanalmente le tematiche variamente legate alla salute”.
Ma da chi saranno preparati gli insegnanti? Ci sarà un professore ad hoc? E in caso contrario, come verrà fatta la scelta (meglio un professore di educazione fisica o uno di scienze per svolgere questa mansione? E in base a che criterio?). Perchè se al corpo docente sarà affidato un compito del genere senza prima prepararlo, e soprattutto se sarà gravato di un onere aggiuntivo, senza un onore corrispondente (in Italia capita spesso così) si può presumere che questa “ora di salute” potrebbe diventare una iniziativa di scarsa qualità formativa.

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