La pressione oculare è determinata dall’equilibrio tra la produzione di liquidi al loro interno e il drenaggio di queste sostanze. Questo tipo di pressione è indipendente dalla pressione arteriosa.
Questa pressione è essenziale per mantenere la forma e la funzione dell’occhio, ma se diventa troppo alta può causare danni al nervo ottico e portare alla perdita della vista. È importante monitorarla regolarmente per garantire la salute dell’occhio.
Pressione oculare: come prendersene cura per evitare rischi di salute
Cos’è la pressione oculare
La pressione intraoculare è la pressione che spinge dall’interno dell’occhio verso l’esterno. È responsabile della forma armoniosa e rotonda dell’occhio, della sporgenza liscia della cornea e dell’attaccamento stabile degli strati interni dell’occhio.
Essa è causata dalla presenza del cosiddetto umor acqueo all’interno dell’occhio. Questo si forma in un’area dietro l’iride chiamata corpo ciliare.
L’umor acqueo scorre in avanti da quest’area dietro l’iride attraverso la pupilla e viene nuovamente trasportato via nel cosiddetto angolo della camera attraverso le connessioni ai vasi sanguigni. Se c’è uno squilibrio tra produzione e deflusso, si verifica un aumento della pressione intraoculare.
Come misurare la pressione oculare a casa
La pressione oculare può essere misurata esclusivamente tramite il tonometro, strumento a disposizione degli oculisti. Ci sono alcuni strumenti casalinghi, ma sono progettati e raccomandati per l’automisurazione della pressione intraoculare di pazienti affetti da glaucoma che necessitano di un monitoraggio domiciliare e costante.
Il tonometro casalingo è ideale per l’automisurazione della PIO: è basato su un principio di misurazione a rimbalzo, che prevede l’utilizzo di una sonda molto leggera per stabilire un contatto momentaneo con la cornea.
Pressione oculare: valori normali
La pressione oculare si misura in millimetri di mercurio. I valori normali sono compresi tra 12 e 22 mmHg.
Viene considerata bassa una pressione intraoculare con un valore inferiore a 12 mmHg. Se il valore è maggiore di 22 mmHg, l’occhio è considerato iperteso e si potrebbero avere delle conseguenze anche molto serie.
Il paziente potrebbe non accorgersene inizialmente, ecco perché gli occhi vanno regolarmente controllati da uno specialista.
Pressione oculare alta: i sintomi
La stragrande maggioranza delle persone con pressione oculare alta non ha sintomi. La pressione oculare è come la pressione sanguigna in questo senso: silenziosa.
Solitamente non ci sono sintomi che indicano che si ha un valore elevato della pressione oculare. Non ci sono occhi rossi, forte lacrimazione, gonfiore o dolore. Solo l’esame oculistico è in grado di fornire i valori corretti della pressione oculare mediante un esame approfondito.
Controllare la pressione oculare una volta all’anno, soprattutto se hai più di 40 anni e se in famiglia ci sono storie di glaucoma. Il glaucoma è conosciuto come il “ladro silenzioso della vista”. Non ti rendi conto che la pressione intraoculare è troppo alta fino a quando non c’è un danno irreversibile alla vista.
Solo a volte i sintomi compaiono sotto forma di mal di testa, dolore agli occhi, disturbo della vista o bruciore e occhi arrossati.
Pressione oculare: ipertensione e ipotonia oculare
I casi di ipertensione oculare, di solito, sono asintomatici. Solo dopo anni di pressione elevata e la compromissione del nervo ottico, si possono iniziare ad avere problemi visivi.
Il paziente potrebbe sperimentare la sensazione di avere una sorta di nebbia dinanzi agli occhi e difficoltà nel mettere a fuoco.
Anche l’ipotensione, ovvero la pressione oculare bassa, può essere asintomatica. Solo in alcun casi si può avere la riduzione del campo visivo, sensazione di nebbia davanti agli occhi e difficoltà nel mettere a fuoco.
Pressione oculare: cause e rimedi
Possibili cause di un aumento della pressione sono condizioni in cui si produce troppo umor acqueo o vi è un disturbo del deflusso, ad esempio a causa di un angolo della camera troppo stretto. Anche i farmaci possono essere responsabili di un aumento della pressione.
I fattori di rischio principali per l’ipertensione oculare sono i seguenti:
- Anamnesi familiare;
- età:
- precedenti lesioni agli occhi;
- grave infiammazione oculare;
- grave miopia;
- forte lungimiranza;
- etnia (i neri hanno maggiori probabilità di esserne colpiti e spesso in giovane età);
- patologie come il diabete mellito;
- emicrania.
In alcune situazioni i cambiamenti di pressione possono essere transitori; per esempio quando si ha tosse, vomito o si sollevano oggetti pesanti.
Per la pressione oculare alta, alcuni rimedi naturali includono:
- bere molta acqua;
- non fumare;
- praticare esercizi oculari;
- bere poco caffè;
- ridurre lo stress;
- alimentazione equilibrata e sana, ricca di frutta e verdura;
- fare sport regolarmente.
Tuttavia, è importante consultare il proprio medico per un trattamento adeguato, perché alcune condizioni possono richiedere cure mediche più specifiche, per evitare rischi di salute più gravi.
Pressione oculare: diagnosi e rischi
Uno dei metodi più utilizzati per determinare la pressione intraoculare è la tonometria. Possono essere effettuate delle misurazioni più volte in diversi momenti della giornata, visto che il valore della pressione cambia di ora in ora.
Vengono controllati i nervi ottici per verificare l’eventuale presenza di danni o di anomalie. L’oculista può decidere di utilizzare anche la pachimetria, un esame che misura lo spessore della cornea, per controllare l’accuratezza dei dati relativi alla pressione.
Se c’è un aumento della pressione oculare, c’è il rischio di glaucoma, che può danneggiare le cellule nervose e il nervo ottico. Questa patologia è irreversibile e può persino portare alla cecità.
Una pressione oculare troppo bassa, a sua volta, comporta il rischio di distacco della retina, che può anche portare alla cecità se non trattata. Dall’età di 40 anni aumenta il rischio di un cambiamento della pressione oculare, motivo per cui è consigliabile controllarla regolarmente.
Pressione oculare: cura
In caso di pressione alta, il trattamento mira a ridurne i valori prima che venga provocato un abbassamento della vista. Sarà l’oculista a consigliare una terapia adeguata, in base anche al rischio del paziente di incorrere nello sviluppo di un glaucoma.
Il paziente deve essere tenuto sotto osservazione. Spesso i medici consigliano di seguire un’apposita terapia con i farmaci quando la pressione è superiore ai 28 mmHg, a causa del rischio elevato di un danneggiamento al nervo ottico.
Fondamentalmente, è importante distinguere se è necessario trattare la pressione oculare modificata in sé o una malattia alla base di questo cambiamento.