Pressione alta in gravidanza: cosa fare e quando preoccuparsi

L'ipertensione in gravidanza è una condizione importante che può influire sulla salute sia della madre che del feto. È importante che le donne incinte monitorino regolarmente la loro pressione sanguigna e seguano le raccomandazioni del loro medico per prevenire complicazioni.

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Articolo aggiornato il 4 Febbraio 2023

L‘ipertensione in gravidanza è una condizione comune che si verifica quando la pressione arteriosa della donna in attesa, è elevata e sopra la norma.

La pressione alta in gravidanza essere causata da diversi fattori, tra cui:

  • il sovrappeso;
  • la storia familiare;
  • l’età avanzata della donna in attesa.

I sintomi includono, tra gli altri:

  • mal di testa;
  • visione offuscata;
  • affaticamento.

Scopriamo i dettagli di questa patologia da non sottovalutare, nell’approfondimento.

Ipertensione in gravidanza: sintomi e diagnosi

ipertensione in gravidanza

La pressione alta in gravidanza è un disturbo serio che non va sottovalutato, perché potrebbe essere pericolosa per la salute della mamma e del bambino.

I sintomi della pressione alta in gravidanza includono:

  • Edemi e gonfiore a viso, mani e piedi, dopo la ventesima settimana di gestazione;
  • Tachicardia;
  • Modifiche nella frequenza respiratoria;
  • Vertigini;
  • Cefalea;
  • Sonnolenza;
  • Stanchezza;
  • Febbre;
  • Sensibilità alla luce;
  • Visione offuscata;
  • Dolore addominale;
  • Nausea;
  • Vomito;
  • Proteinuria, ovvero aumento delle proteine nelle urine;

I disturbi relativi alla pressione alta in gravidanza possono fare la loro comparsa in qualunque momento, partire del secondo trimestre fino a diversi giorni dopo il parto. Per questo motivo è buona norma misurare la pressione regolarmente.

Alla comparsa di alcuni sintomi o di valori pressori alti per più giorni di seguito, è opportuno contattare il medico e il ginecologo che effettueranno una serie di analisi ed esami per individuare la terapia più adatta.

Oltre alla classica visita medica, allo studio dei sintomi e alla analisi del sangue, potrebbe essere necessario eseguire altri test per escludere la presenza di altre patologie.

Per ridurre al minimo il rischio di complicanze, il segreto è la diagnosi precoce e un intervento medico tempestivo. 

Valori e misurazione della pressione arteriosa in gravidanza

I valori della pressione arteriosa necessitano di essere mantenuti entro un determinato limite. La tabella che segue spiega meglio quali sono i valori nella norma e quali quelli preoccupanti:

Pressione sanguignaValori
Pressione bassa pericolosainferiore a 50/33 mmHg
Pressione troppo bassainferiore a 60/40 mmHg
Pressione bassainferiore a 90/60 mmHg
Pressione arteriosa ottimaleinferiore a 115/75 mmHg
Pressione arteriosa accettabileinferiore a 130/85 mmHg
Pre-ipertensione130-139/85-89 mmHg
Ipertensione di stadio I140-159/90-99 mmHg
Ipertensione di stadio IIsuperiore a 160/100 mmHg

Generalmente, la pressione arteriosa, dopo le prime settimane di gestazione, tende a diminuire stabilizzandosi intorno ai 75mmHg per la pressione diastolica (la minima) e ciò per tutto il primo e il secondo trimestre di gravidanza, ritornando a valori pressori normali – ovvero, attorno agli 85 mmHg,– negli ultimi due mesi.

L’ipertensione in gravidanza, invece, è caratterizzata dai valori della pressione arteriosa che, a riposo e in gravidanza, sono superiori alla norma e salgono al di sopra o raggiungono i 140 mmHg, per la sistolica e i 90 mmHg, per la diastolica: questa forma di ipertensione interessa circa il 6-8 per cento delle gestanti.

Ipertensione in gravidanza, quando preoccuparsi

Ma quando preoccuparsi, nel caso di pressione alta in gravidanza?

Si parla di ipertensione durante la gravidanza, quando i valori della pressione arteriosa sono superiori raggiungono i 140 mmHg, per la sistolica e i 90 mmHg, per la diastolica.

La patologia si presenta anche quando avviene un aumento della pressione arteriosa massima (sistolica) rispetto al preconcepimento di 25-30 mmHg e un aumento della pressione arteriosa minima (diastolica) rispetto al preconcepimento di 15 mmHg. È consigliabile effettuare due misurazioni, a distanza di almeno 4 ore l’una dall’altra.

Tra le complicazioni preoccupanti derivanti dall’ipertensione in gravidanza, ci sono:

  • Distacco della placenta;
  • Coagulazione intravasale disseminata;
  • Emorragia cerebrale;
  • Insufficienza epatica;
  • Insufficienza renale;
  • Insufficienza cardiaca;
  • Ictus;
  • Gestosi;
  • Arresto della crescita del feto;
  • Parto prematuro;
  • Mortalità fetale e neonatale.

Quando la pressione alta in gravidanza si associa a proteinuria – ovvero, all’aumento di proteine nelle urine nella madre – prende il nome di preeclampsia o gestosi.

Questa patologia colpisce può colpire la placenta, il fegato e i reni della madre e può essere un campanello di allarme per una tipologia di ipertensione gestazionale ancora più grave, ovvero l’eclampsia.

Le donne colpite da gestosi vanno monitorate regolarmente e in alcuni casi si deve procedere a far nascere il bambino in anticipo, di solito con parte cesareo.

Ipertensione in gravidanza, cosa fare: trattamenti e rimedi naturali

La cura contro la pressione alta in gravidanza dipende dalle cause scatenanti, dalla gravità della condizione e dallo stato generale di salute della paziente.

Per far rientrare i livelli della pressione arteriosa, senza rischiare di abbassarla troppo o di nuocere al feto, lo specialista può consigliare la somministrazione di particolari farmaci, come la alfa-metildopa, labetalolo, nifedipina e clonidina.

Alcuni farmaci contro la pressione alta, invece, sono controindicati in gravidanza: da evitare, ad esempio, gli ACE inibitori, i diuretici e i sartani. Ricordate che dovrà essere il medico a decidere il principio attivo da assumere, così come il dosaggio e la durata della terapia.

Nel caso di preeclampsia e pressione alta in gravidanza, il trattamento potrebbe prevedere il ricovero della paziente, per evitare il rischio di parto pre-termine.

Quali sono i rimedi naturali contro la pressione alta in gravidanza?

  • Fare regolare attività fisica;
  • Perdere peso, se in sovrappeso;
  • Evitare lo stress;
  • Riposare a letto;
  • Evitare sforzi;
  • Seguire una dieta equilibrata.

La strategia di prevenzione più efficace, quando si tratta di ipertensione, passa anche da tavola; ecco una tabella con gli alimenti e le quantità giuste da mangiare durante la gravidanza.

AlimentiQuantità
VerdurePiù di 1 porzione a pasto
Frutta1-2 porzioni a pasto
Pane e cereali1-2 porzioni a pasto
Legumi2 porzioni alla settimana
Uova2-4 uova a settimana
Latticini1-2 porzioni al giorno
PescePiù di 2 porzioni alla settimana
Carne bianca2 porzioni alla settimana
Carne rossaMeno di 2 porzioni alla settimana
DolciMeno di 3 porzioni alla settimana
Olio extravergine di olivaAd ogni pasto

Il regime alimentare della donna ipertesa, soprattutto durante la gravidanza, dovrebbe essere povero di sale. Sarà necessario, inoltre, bere molta acqua e astenersi da alcol, caffè, tè e fumo. Tra i cibi da consumare anche il cioccolato amaro, i cereali e i legumi.