La polmonite è un’infiammazione del tessuto polmonare, che provoca sintomi quali tosse, febbre e dolore al petto. Nei casi più gravi, compaiono difficoltà respiratorie e persino complicazioni cardiache. Questa malattia può essere causata da infezioni batteriche o da virus – come ad esempio il Covid. Quest’anno più che mai dovremmo prestare attenzione alla polmonite, perché potrebbe rivelarsi particolarmente pericolosa.
Perché dovremmo fare attenzione alla polmonite
La polmonite è una delle principali complicazioni del Covid, e nel corso degli due anni sono moltissimi coloro che l’hanno vissuta sulla propria pelle – a volte con esiti drammatici. Ogni inverno, si parla tanto dell’importanza di adottare tutte le misure necessarie per evitare questa malattia. Tuttavia, mai come quest’anno dovremmo impegnarci nella prevenzione. Si tratta ovviamente di un modo per proteggere il nostro organismo da una patologia che, alle sue estreme conseguenze, può addirittura essere letale. Ma i motivi per cui c’è proprio bisogno di essere più attenti sono altri.
1-Rischiamo di abbassare l’attenzione
L’anno scorso, a causa del rapido diffondersi del Covid, in tutta Italia sono state messe in atto idonee misure di sicurezza che hanno permesso di prevenire il contagio. Tra gli effetti positivi, una notevole riduzione dei casi di altre malattie infettive, come la polmonite. Ma la vaccinazione contro il Coronavirus rischia di farci abbassare l’attenzione: è questo il momento di tenere duro, per evitare che i virus (tra cui anche il Covid) possano tornare a circolare indisturbati. Bambini e ragazzi sono tornati a scuola, molti adulti sono rientrati in ufficio, quindi non dobbiamo rinunciare alle misure preventive come la mascherina, il distanziamento sociale e una frequente igienizzazione delle mani.
2-Possiamo contagiare i più piccini
La polmonite non è causata solo dal Covid. Uno dei virus responsabili di questa patologia è il virus respiratorio sinciziale, che contagia grandi e bambini. Tuttavia, sono i neonati ad essere particolarmente a rischio: spesso prendono la malattia proprio dagli adulti con cui vengono a contatto, ignari che il loro banale raffreddore possa avere conseguenze gravissime su questi piccini. E quest’anno i medici hanno già lanciato l’allarme, perché sono molti i bimbi sotto l’anno di età ricoverati in ospedale con gravi sintomi. È anche per loro che dobbiamo stare attenti, oggi più che mai.
3-Il rischio dell’inquinamento
Lo smog e, più in generale, l’inquinamento ambientale sono strettamente correlati alla salute dei polmoni. La qualità dell’aria che respiriamo può influire notevolmente sulle nostre protezioni naturali, mettendoci a maggior rischio di sviluppare una polmonite. E il problema dell’inquinamento è sempre più serio, quindi dobbiamo iniziare a prenderlo davvero in considerazione. È su questo che si concentra l’attenzione nella Giornata Mondiale della Polmonite 2021, che ricorre il 12 novembre.