Il piede piatto compare fin dalla giovane età, in particolare fra i 10 mesi e i 4 anni. Scopriamo i possibili trattamenti.
Il piede piatto è una condizione che fa appiattire la volta plantare, ovvero quella parte che normalmente non dovrebbe toccare il terreno. Inoltre viene colpita anche la zona della valgo-pronazione del calcagno. Questo problema si presenta in tenere età e solitamente va via verso 7 anni, purtroppo però ci sono dei casi in cui potrebbe rimanere rappresentando un disturbo in età adulta. Questo porterebbe problemi a livello delle caviglie e delle ginocchia.
Quando questa condizione diventa patologica si arriva ad avere una riduzione dell’arco plantare interno, essa si associa alla valgo-pronazione del calcagno il quale risulterà esposto verso la parte esterna. Il piede in questo caso può essere sia flessibile con legamenti elastici, sia rigido. Di solito con questa condizione si arriva ad avere problemi di infiammazione al tendine tibiale posteriore, anche se solitamente dovrebbe essere asintomatica.
I trattamenti per il piede piatto
Il trattamento che si usa più comunemente per questa patologia è il plantare ortopedico. Questa soluzione non risolve il disturbo, ma corregge la postura facendo sì che l’arco plantare rimanga sollevato. I benefici che ne derivano sul bambino riguardano il suo modo di camminare. Invece nel caso in cui oltre al piede piatto ci fosse un accorciamento del tendine di Achille, allora si dovrebbero usare le solette rigide che evitano di far flettere le dita del piede. In questo modo anche il tendine si allunga durante i movimenti. Oltre a questi strumenti spesso si può affiancare un fisioterapista al paziente, esso verrà aiutato attraverso controlli volti a cogliere miglioramenti e con pareri professionali su cosa è meglio fare.

Invece quando il piede piatto non è associato a una condizione dolorosa, basterà che il paziente venga controllato periodicamente. Questo dovrà essere fatto fino a quando il piede non si modifica in maniera fisiologica, ovvero verso i 13 o 14 anni. Nel caso in cui permanesse ancora il problema, l’esperto potrebbe valutare un’operazione chirurgica volta ad eliminare il problema. Di solito il trattamento di tipo chirurgico del piede piatto flessibile vede come soluzione il calcagno-stop, ovvero l’inserimento di una vite di piccole dimensioni nell’osso astragalico oppure nel seno del tarso del calcagno. Questo dipende dalle tecniche che vengono utilizzate, tutto al fine di correggere la pronazione del calcagno e sollevare l’arco plantare. Per il piede piatto rigido, invece, si usare la rimozione chirurgica delle parti d’osso saldate fra loro.