Piante velenose e mortali: quali sono e come riconoscerle [FOTO]

Le piante velenose e mortali sono molto più diffuse di quanto si pensi

Conoscere le piante velenose e mortali e gli effetti, a volte anche fatali, che possono comportare sulla salute è molto importante per riuscire a difendersi dai pericoli in caso di contatto o di ingestione. Non dobbiamo pensare di fare riferimento per forza a piante presenti in altri Paesi e in altri ecosistemi. Infatti queste piante mortali sono più diffuse di quanto si pensi, anche in Italia. Nel bosco, nel giardino e perfino piante da appartamento possono essere pericolose. E non ci riferiamo soltanto all’uomo, perché ci possono essere anche piante velenose per gli animali di casa, quali cani e gatti. Proviamo a farne un elenco.

Piante velenose e mortali da giardino

In giardino troviamo spesso l’azalea. Le sue foglie possono determinare irritazione alla gola. Altri sintomi specifici, specialmente nel caso di ingestione accidentale da parte dei bambini, sono costituiti dal vomito e dalla diarrea. Si possono manifestare convulsioni e rallentamento del battito cardiaco.
La tossicità del gelsomino è invece dovuta alle bacche, che provocano disturbi gastrointestinali e, in particolare, diarrea.
Nel caso di contatto con la calla si possono avvertire bruciori locali. Se questa pianta viene ingerita può determinare dolori addominali, nausea, vomito e diarrea. Gli stessi sintomi sono quelli determinati dall’eventuale ingestione dell’iris.

Piante velenose e mortali nel bosco

Anche una serie di piante che crescono spontaneamente possono mettere a rischio la nostra salute. Basti pensare all’erica, che provoca bruciori alla gola, dovuti alle tossine presenti nei fiori. In caso di ingerimento compaiono vomito e diarrea e problemi più gravi come disturbi al cuore e convulsioni.
Per quanto riguarda la ginestra, tutti i suoi componenti sono tossici e l’intossicazione avviene non per contatto, ma per ingestione. La ginestra contiene una sostanza molto pericolosa per il nostro organismo, un elemento molto simile alla nicotina.

Piante velenose e mortali: sostanze tossiche naturali

Non dobbiamo pensare che le piante pericolose siano solo quelle estranee alla nostra vita quotidiana. Ci sono tantissime sostanze tossiche che possono essere contenute anche in vegetali e frutti commestibili, che fanno parte della nostra dieta.
Questo non significa che dobbiamo preoccuparci in modo eccessivo, visto che in alcuni casi delle sostanze naturali pericolose diventano tossiche solo se ingerite in grandi quantità. Comunque è necessario prestare la giusta attenzione.
Ricordiamoci ad esempio del fatto che queste sostanze possono concentrarsi nello specifico in alcune parti della pianta: nelle foglie, nella linfa o nei noccioli dei frutti. Per questo, per esempio, i semi di ricino possono avere conseguenze letali per i bambini, ma l’olio di ricino, privato della sostanza tossica chiamata ricina, è commestibile.
Inoltre alcuni vegetali provocano irritazioni se a contatto con la pelle. Parliamo ad esempio della pianta di fico, che ha nelle foglie le furocumarine, sostanze fotodinamiche, e al suo interno un lattice che può risultare molto irritante se a contatto con la pelle.
Le bacche gialle o bianche risultano velenose, e possono esserlo anche piante che hanno linfa lattiginosa o liquido biancastro all’interno. Le sostanze pericolose possono nascondersi anche nelle piante di pomodori e di patate, che in genere sono commestibili, ma hanno delle parti verdi che sono tossiche e possono causare addirittura la morte. Lo stesso si può dire delle patate che presentano una colorazione verde, che devono essere assolutamente evitate.
In generale, teniamo in considerazione il fatto che, se una parte di una pianta si può mangiare, questo non vuol dire che tutto il resto è commestibile.
Tra le altre piante commestibili che possono essere pericolose c’è ad esempio anche il prezzemolo, che contiene l’apiolo. Si tratta di un principio attivo che in basse quantità eccita le fibre uterine. Se assunto in grandi quantità può causare ittero, paresi muscolari o aborti. In alcuni casi può determinare anche la morte del soggetto.

Piante velenose e mortali: altre da tenere in considerazione

L’oleandro, l’edera e perfino l’alloro vengono considerati apportatori di effetti negativi, anche se spesso, in riferimento a queste piante, anche da parte degli esperti si nutrono perplessità. Di certo conviene fare attenzione, come anche nel caso di altre piante comuni, a partire dalla stella di Natale.
Quest’ultima contiene il lattice, che, a contatto con la pelle, può provocare prurito, bruciore, rossore e comparsa di un eritema. Se la pianta viene ingerita si verifica un’irritazione alla bocca e alla gola, accompagnata da vomito e diarrea.
Attenti anche al ficus elastica, tipica pianta ornamentale molto diffusa in Europa. Sono molti gli effetti nocivi: irritazioni cutanee, alla gola e, nei casi più gravi, anche ustioni.
La clivia invece, oltre a provocare problemi gastroenterici, può determinare alterazioni al fegato e disturbi che riguardano la pressione.