Perdite vaginali, dal colore è possibile capire cosa le provoca: quando preoccuparsi

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Non bisogna sottovalutare le perdite vaginali: i rischi da conoscere (tantasalute.it)

Le perdite vaginali possono spaventare ogni donna, al punto tale da spingere le più apprensive a consultare subito il ginecologo di fiducia per togliere ogni dubbio. In alcuni casi possono essere comunque una situazione più che naturale.

Ogni donna dovrebbe conoscere il suo corpo così da evitare allarmismi che possono risultare inutili qualora dovesse riscontrare dei sintomi che fino a quel momento non aveva mai avuto. Questo deve quindi riguardare certamente la tempistica relativa all’arrivo delle mestruazioni, ma anche eventuali malesseri che può manifestare, ben sapendo che solitamente sono gli stessi o quasi.

Avere un ginecologo di fiducia da consultare non solo in caso di necessità, ma anche per fare i dovuti controlli, che dovrebbero avvenire con cadenza annuale, resta quindi fondamentale, in modo tale da analizzare insieme segnali particolari che possono incutere timore. Avere perdite vaginali, è bene precisarlo, non è sempre negativo, ma ci sono dei casi in cui una visita sarebbe più che necessaria.

Perdite vaginali: osservarle è importante

Le perdite vaginali possono essere fisiologiche in determinati periodi del mese, anche se è bene verificarne le caratteristiche per capire se non ci sia niente di anomalo.

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Cosa è importante sapere sulle perdite vaginali (tantasalute.it)

Tutto rientra nella norma nel momento in cui queste sono trasparenti e non hanno particolari odori, né sono accompagnate da bruciori o pruriti. In genere diventano più abbondanti in concomitanza con l’ovulazione, periodo in cui diventano anche più elastiche, caratteristica che può apparire evidente anche se dovessero essere prese tra le dita. Alcune donne possono sentirsi comunque a disagio, soprattutto per la sensazione di bagnato che può generare, proprio per questo potrebbero decidere di indossare un salvaslip, soprattutto se sono costrette a stare fuori di casa per diverse ore della giornata.

Ci sono situazioni in cui sottovalutare le perdite vaginali può essere davvero un errore. Sono diversi i segnali che dovrebbero essere considerati come campanelli d’allarme: questo accade quando sono abbondanti, provocano prurito, sono dense, sono bianche e grumose (simili alla ricotta). In quest’ultimo caso sono riconducibili alla candida. Non si deve sottovalutare la situazione nemmeno quando diventano grigiastre, verdastre, giallastre o con striature di sangue o emanano cattivo odore.

Una visita ginecologica, partendo dall’ecografia transvaginale ma senza dimenticare il pap test, diventa più che raccomandabile. In quel frangente si analizzeranno inoltre le perdite stesse, oltre a eventuali sintomi collaterali. La situazione non dovrebbe essere sottovalutata se le infezioni diventano frequenti, a maggior ragione anche dopo avere seguito una terapia specifica, e in particolari periodi, quali gravidanza, pazienti anziane, diabetiche o immunodepresse.