Perdita capelli: nasce a Roma il primo Centro Europeo

Nasce a Roma il Centro Integrato Alopecie, il primo centro in Europa specializzato nella caduta di capelli, un problema che affligge oltre 20 milioni di italiani.

perdita capelli
Foto Pixabay | slavoljubovski

Nasce a Roma il primo Centro Europeo dedicato alla perdita dei capelli, un problema che affligge fino a 20 milioni di italiani.

Nasce a Roma il primo Centro Integrato Alopecie

Tra i 15 e i 20 milioni di italiani, donne e uomini, giovani o più avanti con gli anni, perdono i capelli per patologie del cuoio capelluto, malattie differenti o semplicemente per fattori ereditari. Chi soffre di questo problema, prova un profondo disagio che provoca ripercussioni negative psicologiche e sociali.

Per affrontare in modo sistematico la calvizie di qualsiasi tipo è nato a Roma, primo in Europa, il Centro Integrato Alopecie (Cia) presso l’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) Irccs, struttura in grado di gestire in maniera coordinata  le fasi di diagnosi e terapia di tutte le affezioni del cuoio capelluto.

Il Centro, diretto da Gianfranco Schiavone, accoglie fino a 700 pazienti al mese: di cui una ventina al giorno sono giovani tra i 15 e i 22 anni, donne il 20% di questi.

Caduta capelli: colpita 1 donna su 2

Secondo i dati dell’Idi, il fenomeno colpisce, diversamente da quanto si creda, circa il 50% del sesso femminile in fasi differenti della vita: con esordio dalla pubertà nei casi più gravi, ma di solito dopo la gravidanza o la menopausa. Per il sesso maschile, a 30 anni la caduta riguarda mediamente il 30% della popolazione, a 50 anni il 50%, a 70 anni l’80%.

La nascita del Cia è stata fortemente voluta, anche per superare il vecchio concetto di ambulatorio con visita tricologica, oltre che per garantire ai pazienti un approccio scientifico complessivo e integrato a cui prendono parte specialisti di diversi settori.

Per combattere la forma più diffusa di calvizie, l’alopecia androgenetica, all’Idi vengono utilizzate tra l’altro le terapie biologiche a base di derivati del plasma, oppure il trapianto di cellule staminali dal grasso autologo, una sorta di lipofilling che richiede un piccolo intervento chirurgico ambulatoriale.