I cibi fritti possono causare seri danni alla salute. C’è un motivo ben preciso alla base di questo processo.
I cibi possono essere cotti in tanti modi diversi. In base alla tecnica scelta, il loro sapore cambia, così come le proprietà ancora presenti al loro interno. Spesso, quando si invitano ospiti a cena o per rallegrare i propri bambini, si opta per la frittura. Le classiche patatine, unite a bocconcini di pollo, possono trasformare la serata in un momento di gioia e condivisione.
Nonostante il loro ottimo sapore, però, bisogna fare molta attenzione. Si tratta di una modalità di cottura discutibile che, da anni, spinge gli esperti a interrogarsi sui rischi legati a essa. Ovviamente, c’è un motivo ben preciso dietro a questi avvertimenti. Non si tratta di parole dette a caso o derivanti da accorgimenti eccessivi.
I fritti sono un pericolo per la salute: svelato il motivo
La frittura non è tra i metodi di cottura più salutare. Al contrario, se utilizzata con costanza, può mettere seriamente a rischio la salute delle persone. Oltre al problema dell’obesità, ce ne sono altri ugualmente seri e pericolosi. La biologa nutrizionista Sarah Giuffrè, in uno dei suoi interventi, ha proprio cercato di fare chiarezza sull’argomento. Nonostante se ne parli spesso, infatti, ci sono ancora tanti dubbi.

La prima cosa da fare è analizzare il modo in cui si ottiene la frittura. Bisogna utilizzare molto olio e le temperature devono essere davvero elevate. Questi due elementi, soprattutto se combinati tra loro, sono in grado di alterare il cibo, causando il rilascio di sostanze dannose. Per esempio, le patate tengono a espellere acrilammide, una componente davvero pericolosa perché cancerogena.
Si possono adottare delle precauzioni per limitare questo spiacevole evento. L’esperta consiglia di tagliare a piccoli pezzi il cibo, per poi immergerli in acqua fredda. La frittura, in questo caso, apparirà meno dannosa. Bisogna fare attenzione anche al tipo di olio scelto. È preferibile optare per quello di arachidi o per il classico olio extravergine d’oliva. Sono da evitare l’olio di mais, girasole e soia perché eccessivamente raffinati.
I cibi fritti non devono essere demonizzati. È possibile continuare a consumarli, sporadicamente, con qualche piccolo accorgimento in più. Ovviamente, non devono entrare a far parte della dieta abituale dato che i danni all’organismo sono strettamente legati alla quantità del consumo. Inoltre, la scelta di ingredienti di qualità può fare davvero la differenza in questo procedimento.