Palpitazioni, cosa sono e quando preoccuparsi

Palpitazioni al cuore cosa fare
Come curare le palpitazioni (tantasalute.it)

Le palpitazioni cardiache sono una condizione legata a fattori differenti che può essere più o meno insidiosa a seconda dei casi.

La presenza di alterazioni nel battito cardiaco sono un sintomo che talvolta non ha nulla a che vedere con il cuore. Possono, infatti, essere causate dalle emozioni, dall’ansia oppure effettivamente essere connesse ad anomalie del cuore.

Ovviamente solo il medico può stabilire cosa causa le palpitazioni attraverso esami specifici che possono fare luca sulla condizione. Per questo motivo, chiedere il suo aiuto in una situazione del genere può essere di estrema importanza.

Palpitazioni: quali sono le cause e come si curano

Il cardiopalmo si manifesta come accelerazione del battito cardiaco, questo può sembrare genericamente più veloce oppure presentarsi come un colpo deciso. Sono battiti che in generale si percepiscono sulla parte più esterna del torace. Un ritmo di battiti tra 60 e 100 è considerato normale, un aumento di questi livelli invece è da considerarsi come palpitazione.

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Palpitazioni, cosa sono e quali sono le cause (tantasalute.it)

In alcuni soggetti questo ritmo può cambiare, soprattutto gli sportivi tendono ad avere battiti entro i 60 al minuto, questo è un fenomeno che invece prende il nome di bradicardia ed è completamente differente. Le palpitazioni si manifestano in modo diverso da persona a persona, alcuni parlano della sensazione di avere il cuore in gola, altri di sentire il cuore che batte veloce, altri ancora invece di avere l’impressione che salti un battito. Le palpitazioni possono avvenire per aumento fisiologico del battito quindi di tipo sinusale ad esempio per uno sforzo o un’emozione, per aritmie irregolari ovvero battiti anomali. Queste si localizzato sopraventricolari oppure ventricolari quindi quelle che vengono chiamate anche extrasistoli.

Si parla oggettivamente di palpitazioni solo quando il battito va oltre i 100. Le cause comuni sono: emozioni, stress, ansia, farmaci, sostanze eccitanti, fumo, carenza di sonno, droghe, alimentazione pesante. Ovviamente laddove il fenomeno è persistente è fondamentale controllare perché potrebbero esserci problemi di anemia, ipoglicemia, tiroide, variazioni ormonali, scompenso cardiaco. Talvolta questa condizione è legata al forte stress e può anche essere determinata da attacchi di panico veri e propri.

Il cardiologo potrà appurare la natura delle stesse e quini dare delle indicazioni mirate anche sul trattamento. In questo caso infatti il fattore scatenante è tutto, può essere legato ad una condizione fisica importante legata al cuore, ad ansia e stress che quindi vanno trattati diversamente oppure solo ad una questione temporanea di tipo emozionale. Soprattutto in età avanza, per prevenire il fenomeno, è importante fare controlli regolari, non mangiare in modo eccessivo prima di andare a dormire, non bere troppo alcol e non fumare. Tutte queste condizioni possono indurre il fenomeno o comunque peggiorarne le manifestazioni.