Lo studio tende a capovolgere quanto fino ora si è detto sulla osteoporosi. Se fino a oggi si pensava che molto fosse da imputare a come una persona si nutre, quanto riesce a rafforzare le ossa, come affronta la menopausa e come riesce a curare con tempestività la malattia dai primi sintomi, come le migliori terapie, ora una certezza viene meno, quella che la prevenzione possa essere una arma efficace se la genetica porta naturalmente le nostre ossa a indebolirsi, in altre parole si tratta di dimostrare che le terapie devono essere essenzialmente riparative e non preventive o almeno non nella qualità fino ad ora nota.
Lo studio è stato concluso nelle aule dell’University of Western Australia, ed è stato pubblicato nell’ultima edizione di Nature Genetics: la ricerca incrocia i dati di cinque studi sul genoma, che si basano sull’analisi di circa 20 mila persone; sono così state descritte delle regioni del gene che sono associate alla densità ossea.
Lo studio è un preludio a nuove strategie terapeutiche per la cura e il trattamento della osteoporosi. Una base per la prescrizione di diete, sport, cure, trattamenti che consentano di limitare i danni della malattia.
Fonte: Sanità News
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Osteoporosi: scoperto il gene responsabile
Scoperto il gene che lega la osteoporosi alla genetica, non solo un fatto di cause e effetti, ma un vero e proprio legame con il DNA di ciascuno di noi, quello che lega la malattia della osteoporosi alle persone, nuove ipotesi terapeutiche in vista
Sono australiani gli studiosi che hanno scoperto la catena genetica che lega una malattia come la osteoporosi alle caratteristiche scritte nel DNA di ogni persona: si tratta di un team di scienziati che ha studiato il processo della perdità di densità minerale delle ossa.