Osteopatia: la flessibilità della colonna

La colonna vertebrale, specie nel bambino in età evolutiva, ha delle grandi trasformazioni che devono essere aiutate e facilitate nel loro sviluppo dall'esercizio dello sport

Colonna VertebraleLa colonna vertebrale ha subìto durante la evoluzione della specie umana considerevoli mutamenti, si pensi che il solo fatto di partire da una posizione quadrupede per arrivare a una posizione eretta ha richiesto cambiamenti importanti sul piano dello sviluppo osseo, muscolare, dell’equilibrio, della forza e della capacità di movimento. Ma oltre a questo c’è ben altro, si parla di flessibilità, cioè la capacità della colonna vertebrale di avere movimenti completi a ogni livello e in direzione angolare.
La colonna vertebrale sana, vista dal lato frontale, appare dritta o con piccole curvature che non comportano distubo, difficoltà o dolore nel compiere movimenti completi, vista invece lateralmente e di profilo presenta delle curve, in totale 4, che sono fondamentali per una salute della colonna stessa e per una vita normale dell’individuo, che non solo deve riuscire a camminare, ma anche a girarsi sul piano sagittale, a piegarsi, sollevare oggetti e compiere movimenti laterali. 
 
La colonna ha queste quattro curvature che sono nominate rispettivamente: 1. curvatura del sacro, 2. curvatura lombare, 3. curvatura dorsale, 4. curvatura cervicale, esse consentono il movimento completo della colonna e sono le parti più soggette a disturbi per affaticamento, reumatismi, dolori articolari e in genere patologie relative alla muscolatura. 
 
Nel movimento normale di un essere umano le curvature della schiena possono flettere, inarcare e allungarsi, possono essere più o meno accentuate e questo distingue la posizione eretta e l’andamento nel camminare di ciascuno di noi, che non per tutti è identico. 
 
Durante la maturazione dell’osso e della muscolatura della schiena l’individuo riesce a svilupparsi a partire da una unica curvatura fetale, concava in avanti, detta cifosi fetale, che poi dalla nascita lentamente sviluppa, per arrivare al completamento verso i 10 anni. Lo stesso sviluppo comporta delle attenzioni che servono per permettere un buono stato di salute dell’individuo in età matura e della sua schiena.  
 
Il rachide si sviluppa e diventa resistente grazie al movimento e agli esercizi che il bambino svolge in età evolutiva, che sono fondamentali per lo sviluppo della capacità di sollecitazione e per la resistenza fisica. Lo sport in età infantile, senza troppo insistere e con moderazione, è comunque fondamentale e importantissimo per aiutare il futuro adulto a diventare forte e robusto. 
 
La nostra schiena, dopo l’adolescenza, va sempre mantenuta in movimento e sollecitata ad essere flessibile, per evitare i classici dolori, strappi e blocchi che potrebbero danneggiarla e renderla dolente in modo cronico, cioè invalidando l’individuo e causando dolore e difficoltà. 
 
Un aiuto in questo senso, ai primi dolori della schiena, viene dall’osteopata, che lavora proprio per rimuovere gli stati di fissità e la mancanza di elasticità nel corpo delle ossa e dei muscoli: l’osteopata aiuta l’organismo a raggiungere con naturalezza spontanea lo stato di guarigione.  
 
L’osteopata altro non fa che sentire laddove ci sono irregolarità nella posizionatura e nel movimento, ridonando posizionamento salutare con tecniche di pressione e strutturali. Aiuta in questo modo l’organismo a recuperare la sua naturale posizione e capacità di movimento. 
 

L’osteopata
lavora su tutte le ossa, specialmente cranio e colonna, usando solo le sue mani come strumento, ma può intervenire su tutte le ossa del corpo, garantendo risultati nel movimento e nella flessibilità. Questo aiuta il riposizionamento di visceri e organi, che con il passare del tempo durante l’arco di una intera vita possono posizionarsi in sedi non del tutto perfette e quindi casuare delle vere e proprie patologie: è il caso di certi dolori mestruali, mal di testa, dolori muscolari, problemi delle digestione, problemi intestinali, respiratori e in alcuni casi anche disturbi che si riflettono sul sistema nervoso in generale. 
 
Le immagini sono tratte dal sito internet di Med Nat.org