Ortoressia: sintomi, cause e cosa fare

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Ortoressia: quali sono i sintomi e le cause? Cosa fare? E’ un disturbo alimentare che si contraddistingue per la paura di consumare cibi che si pensa non siano sani. I soggetti sviluppano un’ossessione nei confronti del cibo, perché sono portati a voler mangiare sano a tutti i costi. Tutto ciò provoca ansia e nervosismo. Nella società attuale è aumentata l’attenzione nei confronti di ciò che si mangia, anche perché, di fronte all’imperversare dello sviluppo dei fast food e dei ristoranti “mordi e fuggi”, si è cominciato a comprendere quanto sia importante l’alimentazione e quanto valga l’associazione tra mangiare e sviluppo delle malattie. Quando si esagera con queste considerazioni, si può parlare di ortoressia.

Sintomi

I sintomi di chi soffre di ortoressia si possono racchiudere in una serie di comportamenti. Le persone colpite dal disturbo iniziano ad isolarsi dagli altri, a mangiare in solitudine, hanno paura di contrarre malattie se mangiano cibi non sani e inoltre pensano che il cibo possa essere contaminato da vari fattori. Gli ortoressici badano alla qualità in maniera ossessiva, dedicano molte ore al giorno a programmare i pasti e hanno il desiderio continuo di depurarsi. Sono molto severi con loro stessi nel concedersi qualche “peccato di gola”.

Cause

Le cause dell’ortoressia sono molto complesse e vanno ricercate in quella tendenza sociale, caratteristica del mondo occidentale, a sviluppare una certa attenzione nei confronti dei cibi sani. Alcuni messaggi passano a livello sociale, influenzando il comportamento:

  • l’importanza dell’aspetto fisico – si tende sempre di più a insistere sull’importanza dell’aspetto fisico. Il concetto di bellezza nella nostra società viene collegato a quello di un corpo bello, forte e sano.
  • l’insistenza sui rischi della contaminazione – spesso anche attraverso i mass media viene proposta l’attenzione sui rischi del cibo contaminato, sul mangiar sano, sull’importanza dell’alimentazione e sulle diete. Si assiste ad un vero bombardamento mediatico, che vuole indurre le persone ad avere più cura di loro stesse e a nutrirsi in un modo migliore. Molti soggetti possono estremizzare il messaggio.
  • la tendenza ai disturbi ossessivo-compulsivi – si è più a rischio di soffrire di ortoressia, se si ha una tendenza a soffrire di disturbi ossessivo-compulsivi, a ricercare la mania del controllo.

Cosa fare

Per trattare il disturbo alimentare è importante rivolgersi a centri specializzati, specialmente se la malattia è arrivata ad un livello grave. Nei casi più lievi, anche attraverso l’aiuto di una psicoterapia, il soggetto può essere aiutato a ristabilire un nuovo rapporto con il cibo e con il mangiare. E’ utile la psicoterapia cognitivo-comportamentale, per analizzare le cause profonde che stanno alla base del problema e per trattare il senso di colpa, modificando i comportamenti alimentari.

Gli effetti della psicoterapia

La psicoterapia, che spesso può coinvolgere anche i familiari dell’ortoressico, riesce a fare in modo che, a poco a poco, vengano reinseriti nella dieta alcuni cibi che erano stati esclusi. Gradualmente il soggetto può recuperare il piacere del mangiare. Attraverso il percorso psicoterapeutico il paziente può riuscire a comprendere che trasgredire le regole sul cibo non ha conseguenze catastrofiche per quanto riguarda la salute.