Omeopatia: l'intervento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità

E’ dunque raccomandata l’adesione alle Linee Guida per la Good Manufacturing Practice (GMP), così come l’attenzione all’identificazione, alla natura e alla qualità dei materiali di origine e degli eccipienti

omeopatia
Ci ha pensato, o comunque ci penserà a breve, l’Organizzazione Mondiale della Sanità a sedare gli animi di quanti hanno sempre guardato all’omeopatia come una non scienza, una sorta di ciarlataneria, per’altro pure costosa, incapace di risolvere le patologie della gente.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti stilato un memorandum che cerca di fare ordine su questa disciplina al fine di dare voce a quanti vi operano con la speranza di farla assurgere al ruolo della medicina ufficiale. Lo stesso memorandum vuole inserire e incentrare il tema della sicurezza dell’omeopatia quale requisito principe per poter essere esercitata, con un’attenzione particolare riservata ai farmaci omeoterapici in fatto di sicurezza di utilizzo.
 
E’ dunque raccomandata l’adesione alle Linee Guida per la Good Manufacturing Practice (GMP), così come l’attenzione all’identificazione, alla natura e alla qualità dei materiali di origine e degli eccipienti. Inoltre, una particolare raccomandazione è rivolta alle autorità regolatorie perché mettano in atto tutte quelle normative che servono a garantire un prodotto finale, sicuro, efficace e di alta qualità. Non solo, le stesse confezioni di tali farmaci dovranno sottostare a regole in fatto di etichettatura e packaging affinché chi ne faccia uso possa contare su quella essenziale e importantissima sicurezza che di norma corrisponde ai farmaci alloterapici. Una strada del genere è stata percorsa in altri Stati del mondo, Stati Uniti, Canada, e Australia che hanno elaborato normative che consentono al consumatore di avere un foglietto illustrativo che lo aiuti nell’utilizzo del prodotto omeopatico.
 
Il VicePresidente A.I.O.T., Prof. Leonello Milani, medico e VicePresidente dell’Accademia Internazionale di Medicina Fisiologica di Regolazione, ha commentato così la notizia: “Questa pubblicazione era molto attesa e ritengo che la serietà e il prestigio dell’OMS siano tali da indurre il governo italiano ad omologarsi alle sue indicazioni”. Positivo è stato anche il commento di Alessandro Pizzoccaro, Presidente di GUNA Spa, azienda leader in Italia nella produzione e distribuzione di farmaci omeopatici: “Il documento dell’OMS è perfettamente in linea con le richieste che abbiamo avanzato da tempo, e cioè di consentire alla popolazione di rivolgersi alla medicina omeopatica in totale sicurezza e pienamente informata. Da ormai 3 anni attendiamo invano che l’Italia applichi la nuova Direttiva Europea sui Farmaci, che stabilisce le regole anche per il settore omeopatico. La legislazione italiana, unica in Europa, non consente l’etichettatura dei medicinali omeopatici, tantomeno permette di aprire nuove linee di prodotto. Una posizione assurda che mette l’Italia a rischio di una procedura d’infrazione UE”.
Fonte: Ufficio Stampa AIOT: Glebb & Metzger