Articolo aggiornato il 23 Novembre 2010
Un nuovo tassello si aggiunge al perenne confronto tra medicina convenzionale e omeopatia. Secondo uno studio britannico, infatti, il trattamento omeopatico sarebbe risultato efficace, abbinato alle terapie tradizionali, contro i sintomi dell’artrite.
Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Università di Southampton su 83 persone con artrite reumatoide, una malattia reumatica di origine autoimmune particolarmente invalidante e capace di compromettere seriamente la qualità della vita di tutti i giorni.
Per sei mesi, tanto è durato lo studio, i ricercatori hanno sottoposto i pazienti a terapie convenzionali e a visite omeopatiche, registrando un miglioramento della sintomatologia dolorosa. Secondo gli studiosi, che hanno pubblicato i risultati della ricerca sulla rivista scientifica “Reumathology”, però, i benefici non sarebbero derivati dall’uso dei rimedi omeopatici in quanto tali, ma piuttosto dal rapporto medico-paziente instaurato durante le visite omeopatiche.
Lo studio, quindi, probabilmente non potrà soddisfare completamente quanti credono nelle potenzialità di questa medicina alternativa, ma è sicuramente un passo avanti. Come fa notare Sarah Brien, autrice della ricerca: “Per la prima volta, in modo scientifico è stato dimostrato che il processo di consultazione degli omeopati migliora la salute dei pazienti“.
Il merito sarebbe da ricercare nell’approccio olistico tipico dell’omeopatia, che si interessa non tanto della malattia in quanto tale, che resta, invece, l’obiettivo principale delle cure della medicina convenzionale, ma che punta alla cura del paziente in quanto persona.