Articolo aggiornato il 7 Maggio 2009
Infagottato come un bambolotto irrequieto e frignante, a volte tranquillo e beato nei suoi sogni di bimbo, così si porta a casa il neonato a dimissione avvenuta dal luogo di cura dopo un parto e, una volta giunti a casa, molto presto si dovranno fare i conti con il cambio dei pannolini, cui si fa presto ad abituarsi, meno presto ci si abitua invece alle prese col cordone ombelicale che il piccolo si trova ancora attaccato al pancino, retaggio di quando quello era l’unico sostentamento che il feto intratteneva con la madre.
Per molti imbattersi con questo moncone nero-verdastro è un problema, non tanto per l’impressione che a qualcuno induce, quanto per l’apprensione che determina il fatto di immaginare che ogni errata manovra eseguita nel cambio del pannolino possa nuocere al bambino; nella realtà il problema è solo igienico occupando il residuo di cordone un’area luogo di infezioni per via del fatto che si sovrappone ad esso il pannolino, spesso inzuppato di pipi e di feci, ne deriva dunque che in attesa che il cordone cada spontaneamente si dovrà fare in modo di evitare ogni eventuale infezione e accelerare nel possibile la caduta di questa parte di tessuto, divenuto inutile.
Dunque l’area occupata dal cordone ombelicale andrà medicata non meno di due volte al giorno, meglio se tre e questo andrà fatto con una garza sterile imbevuta col tradizionale alcol denaturato che ognuno di noi detiene in casa, eventualmente si potrà utilizzare anche del mercurio cromo col risultato di assistere in breve tempo all’essiccamento del tutto fino alla sua caduta. Ciò non toglie, tuttavia, che anche a cordone eliminato la stessa area per qualche periodo ancora, andrà detersa e, all’occorrenza disinfettata. I pediatri sconsigliano il bagnetto prima che si sia rimarginata del tutto la zona che ha accolto il cordone ombelicale.
Occorre ricordare che il bambino, anche se strilla, non sente alcun dolore a causa delle operazioni che si andranno ad effettuare sul cordone, poiché questo è privo di terminazioni nervose, ben altra cosa nelle zone ove esso sia ancora attaccato o laddove si aspetti che si rimargini del tutto la base dell’ombelico.