Olio di palma: gli alimenti che lo contengono

L’olio di palma è una sostanza molto utilizzata in ambito alimentare, criticata sia per i presunti rischi per la salute dell’uomo sia per i danni ambientali legati alla sua produzione. Scopriamo insieme quali sono gli alimenti che contengono l’olio di palma.

olio di palma alimenti

Articolo aggiornato il 8 Novembre 2023

L’olio di palma è un olio vegetale tra i più usati in campo alimentare, ma, a seguito di numerose polemiche, oggi è sempre più comune trovare in commercio alimenti senza olio di palma. Tuttavia gli studi han dimostrato che anche eliminare totalmente questo alimento dalla dieta ha delle conseguenze negative, i prodotti che non ne contengono lo sostituiscono con oli a volte ancora più grassi, mentre a livello ambientale sorgono problemi diversi legati alla produzione di altri oli vegetali. Per un’alimentazione sana è necessario variare il più possibile e consumare tutti gli ingredienti in quantità moderate; vediamo quindi quali sono i prodotti che contengono olio di palma in modo tale da non rischiare di consumarne inconsapevolmente quantità eccessive.

Dove si trova l’olio di palma

L’olio di palma è uno dei grassi più utilizzati in ambito alimentare, si trova prevalentemente nei prodotti industriali da forno, sia dolci che salati, ma anche in molti altri preparati, ecco quali:

  • merendine;
  • biscotti;
  • cornetti e brioches confezionati;
  • fette biscottate;
  • torte confezionate;
  • budini;
  • creme spalmabili al cioccolato;
  • focacce;
  • prodotti lievitati;
  • patatine in busta;
  • snack salati;
  • crackers;
  • grissini;
  • pane;
  • pasta sfoglia;
  • cotolette di pollo e tacchino impanate;
  • dadi da brodo;
  • sughi pronti;
  • latte per neonati;
  • prodotti per l’infanzia (ad es. biscotti);
  • Nutella.

Purtroppo la maggior parte dei prodotti contenenti olio di palma viene consumata dalla categoria più a rischio, ovvero i bambini. È importante che sin dalla più tenera età si metta in atto una corretta alimentazione, in modo da evitare problemi futuri di obesità o di insorgenza di alcune gravi malattie.
L’olio di palma infatti non è dannoso in sé, ma solo se consumato in quantità eccessive, è bene quindi alternare alimenti senza olio di palma ad altri che lo contengono in modo da evitare rischi per la salute. Inoltre bisogna fare distinzione tra due tipi di olio di palma: quello grezzo, più raro, è ricco di importanti elementi nutritivi, in particolari antiossidanti come il beta-carotene.
Al contrario, quello raffinato perde tutte le sue proprietà nutritive dopo il processo di lavorazione. Se volete evitare cibi ricchi di olio di palma, l’unico modo consiste nell’affidarsi ad un’attenta lettura delle etichette dei vari prodotti presenti al supermercato.
Fino a poco tempo fa, non sempre l’olio di palma si trovava esplicitamente indicato, se non con la generica dicitura “oli vegetali”. Dal dicembre 2014 è diventato obbligatorio precisare quale tipo di olio vegetale sia presente in ogni prodotto, ed è quindi più facile scoprire quali alimenti contengono olio di palma.
Ma per quale motivo questa sostanza è così demonizzata? Il suo ingente utilizzo in campo alimentare ha suscitato varie polemiche, soprattutto riguardo agli eventuali rischi per la salute e per l’ambiente. Prima di capire se è davvero sconsigliato introdurre l’olio di palma nella propria dieta, cerchiamo di capire che cosa sia davvero questo prodotto.

Frutto dell'olio di palma
Frutto dell’olio di palma, immagine generata artificialmente (Tantasalute.it)

Che cos’è l’olio di palma

L’olio di palma è un olio vegetale non idrogenato prodotto dalla spremitura dei frutti delle palme da olio Elaeis guineensin, che si trovano principalmente in Africa, e Elaeis oleifera, di cui vi sono estese piantagioni nel sud America. Gran parte della produzione attuale (circa il 39%) deriva anche dalla Malesia, nel sud del continente asiatico.
L’olio di palma è ricco di acidi grassi saturi, che se assunti in grande quantità possono rappresentare un rischio per la nostra salute. Nella tabella qui sotto possiamo vedere nel dettaglio quali sono i valori nutrizionali di questa sostanza.

Olio di palma (100 gr)Quantità di grassi
Acidi grassi saturi49 gr
Acidi grassi polinsaturi9 gr
Acidi grassi monoinsaturi37 gr
La produzione di olio di palma è molto estesa, e alcune caratteristiche di questo prodotto lo rendono uno tra i più utilizzati in ambito alimentare. È semi-solido a temperatura ambiente e per questo motivo dona un’ottima consistenza al prodotto finale. Inoltre è facilmente lavorabile, è insapore e inodore e molto economico.

Gli utilizzi dell’olio di palma

Per i motivi sopra citati, l’olio di palma è un grasso molto utilizzato in diversi ambiti. Oltre ad essere una sostanza presente in tanti alimenti confezionati, è infatti un importante ingrediente cosmetico che trova il suo uso principalmente per la produzione di saponi, detergenti ed altri prodotti per la cura della persona.

I problemi per la salute

Negli ultimi anni l’olio di palma è stato posto al centro di un’importante e controverso dibattito sui suoi rischi per la salute dell’uomo. Visto il suo notevole contenuto di acidi grassi saturi, si è pensato che potesse causare gravi problemi quali malattie cardiocircolatorie, diabete e addirittura cancro. Ma l’olio di palma fa male?
In realtà l’olio di palma in sé è un prodotto privo di particolari rischi. A fare la differenza è la quantità che ne viene consumata durante la giornata, un consumo eccessivo può avere conseguenze gravi sulla salute, allo stesso modo però ciò potrebbe avvenire anche a seguito di un consumo eccessivo di altre sostanze ricche di acidi grassi saturi quali il burro, lo strutto, o altri oli vegetali.
L’eccesso di grassi saturi può portare all’insorgenza di malattie vascolari, ipertensione arteriosa, arteriosclerosi, colesterolemia, infarto, ictus e obesità. Dopo numerosi studi, invece, non è ancora stata dimostrata alcuna correlazione tra l’uso di olio di palma e aumento del rischio di cancro.

I problemi per l’ambiente

Diverso è invece il caso dei rischi per l’ambiente provocati dallo sconsiderato uso di olio di palma. Per poter sostenere una richiesta sempre maggiore, i produttori di questo olio vegetale hanno ampliato il raggio di coltivazione andando a coprire alcune aree ecologicamente importanti, come ad esempio la foresta pluviale amazzonica.
La coltivazione di palme da olio richiede un’imponente deforestazione, problema che si sta riscontrando principalmente in Malesia e in Indonesia – i principali produttori di olio di palma al mondo. Il processo di deforestazione sta pian piano distruggendo le foreste pluviali, che sono considerate a ragione i polmoni della terra per la loro importante produzione di ossigeno.
Le emissioni di carbonio sono aumentate notevolmente da quando si è diffuso l’uso massiccio di olio di palma. Inoltre la deforestazione sta mettendo in pericolo gli oranghi, una specie animale ora a rischio di estinzione. Per tutti questi motivi il consumo di olio di palma è osteggiato da numerose associazioni ambientaliste.
Tuttavia anche interrompere totalmente la produzione di olio di palma non risolverebbe il rischio di problemi ambientali perchè si creerebbe la necessità di sostituire l’olio di palma con altri oli vegetali che, a loro volta, andrebbero a creare nuovi problemi ambientali, primo fra tutti il fatto che nella maggior parte dei casi, rispetto all’olio di palma, la produzione di altri oli vegetali richiede più terreno, più acqua e l’impiego di una dose maggiore di pesticidi.

Olio di palma su wikipedia

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