L’arancio , sia nelle sue varianti di arancio amaro e arancio dolce è uno degli agrumi più utilizzati in fitoterapia. Noto in botanica con il nome di Citru Sinensis, l’arancio dolce è una pianta originaria della Cina, che è stata introdotta in Italia dagli Arabi, che la hanno portata in Sicilia e in Calabria dove notoriamente sono insediate le più vaste coltivazioni della nazione. L’arancio amaro o Citrus aurantium è uno dei tre olii che si possono trarre da questa pianta, insieme al Neroli e all’olio essenziale di Petit- Grain.
L’arancio amaro
La pianta da cui è tratto è una pianta legnosa ad arbusto medio-grande. Viene usata per curare molti sintomi di malattie a carico dell’apparato digerente, ma si distingue per le sue capacità di prevenire e curare l’acidità di stomaco, i bruciori, il mal d stomaco. C
In particolare per l’olio essenziale dell’arancio amaro si utilizzano le scorze e le foglie del frutto. A seconda del tipo di arancio la scorza può essere più o meno completa di Vitamine, sali minerali e sostanze utili alla cura dell’organismo.
La scorza dell’arancio amaro ha delle proprietà digestive e antispasmodiche, viene impiegato maggiormente per la cura delle patologie dell’apparato digerente, come l’acidità, il dolore di stomaco e la mancanza di appetito.
Anche se non ha effetti collaterali dimostrati, essendo uno stimolante, e’ sconsigliata una assunzione in quantita’ eccessiva.
In generale l’arancio amaro non e’ solo buono da mangiare, ma anche efficace: il suo impiego nell’ambito erboristico, fitoterapeutico e cosmetico e’ noto; dalla buccia del frutto si estrae l’olio essenziale dell’arancio amaro, che ha un uso antinfiammatorio e disinfettante, mentre la polpa del frutto viene usata come antirughe, amalgamandola e spalmandola sul viso e sul collo.
Per le sue doti stimolanti a livello di apparato digestivo, l’arancio amaro e’ impiegato in alimentazione e dietetica, grazie alle sue caratteristiche aiuta a bruciare le calorie e a consumare i grassi, sia come frutto che come infuso di fiori; per questo spesso negli integratori alimentari e dietetici se ne trova la componente.
La pianta riesce anche a favorire il senso di appetito e di sazietà, per questo e’ usato a scopo dietetico insieme ad altre piante, come ad esempio il Guaranà, la Cola, l’Erba mate, mentre ha dei poteri di riattivazione della microcircolazione, e di conseguenza capacita’ anti-cellulitiche, per cui viene spesso associato a elemento come il Mirtillo, la Betulla, l’Ananas.
L’uso dell’olio di arancio amaro è consigliato immediatamente prima o dopo i pasti, usato come infuso o come bibita da bere tiepida, per calmare i dolori allo stomaco o dovuti alla digestione.
L’arancio dolce
A differenza dell’arancio amaro, l’olio essenziale di arancio dolce si ricava dalla corteccia e dai frutti maturi.
La pianta può essere usata per la cura della pelle e per guarire dagli inestetismi della cellulite, specialmente nel caso in cui i segni della ritenzione idrica siano leggeri e alle prime smagliature. L’applicazione di una crema idratante con olio essenziale è una buona prassi anche per la prevenzione delle rughe.
L’olio essenziale di arancio dolce viene primariamente impiegato nei casi in cui si manifestino momenti di ansia, nervosismo e tensione, ottimo calmante e coadiuvante alla prevenzione degli attacchi di ansia, se inalato e respirato nel momento di attacco della crisi.
Può essere utile il suo uso nei momenti in cui ci siano delle difficoltà nella digestione: assunto con infuso di finocchio rende più facile la prevenzione del meteorismo intestinale e della stipsi.
Il suo uso prolungato sulla pelle specie del viso può essere poco indicato, per la sua azione levigante e ringiovanente non va usato prima di esporsi ai raggi solari per l’abbronzatura, renderebbe la pelle sensibile e soggetta a screpolature o scottature anche gravi.