All’odontoiatra vengono sempre più richiesti trattamenti medici di carattere estetico come filler, infiltrazioni botuliniche, di collagene, e acido ialuronico, biostimolazioni localizzate nella zona periorale. Da tempo si è aperto un dibattito sulla legittimità o meno di tale attività da parte dell’odontoiatra. Innanzitutto è bene precisare che esiste parere favorevole del 2014 da parte del Consiglio Superiore di Sanità in merito alla legittimità degli odontoiatri di poter effettuare trattamenti con finalità estetica nelle zone periorali.
Ne abbiamo parlato con l’avvocato Laila Perciballi del foro di Roma: “Per quanto riguarda i limiti anatomici all’interno dei quali si dovrebbe muovere un odontoiatra, gli ambiti di competenza siano quelli relativi all’art.2 della legge 409 del 1985, che ha istituito e regolamentato la professione nel nostro Paese, laddove non facendo distinzione tra trattamenti funzionali ed estetici, sancisce che formano oggetto della professione di odontoiatra le attività inerenti alla diagnosi e alla terapia delle malattie e anomalie congenite e acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, nonché alla prevenzione e alla riabilitazione odontoiatrica. Gli odontoiatri possono prescrivere tutti i medicamenti necessari all’esercizio della loro professione“.
In tale contesto normativo non emerge alcuna obiezione all’idoneità che l’odontoiatra ha nel praticare la medicina estetica, se esercita nei limiti previsti dalla legge 409 del 1985. La percentuale di dentisti che opera anche a livello estetico – secondo le statistiche – si aggira intorno al 10-15 per cento ma il dato è in forte ascesa.
Un ciclo di serate dedicate ad approfondire il tema ha la finalità di apportare chiarezza sui contenuti e di ricostruire in maniera multidisciplinare il perimetro legislativo entro cui si può operare nel rispetto del quadro giuridico, garantendo la salute e il benessere psicofisico del paziente come sancito per ogni professionista dal proprio ordine professionale in base all’iscrizione a un albo.
Le serate Be Filler Night (il 23 Ottobre a Roma e il 9 Novembre a Milano) avevano l’obiettivo di affrontare in modo multidisciplinare la diatriba sulle competenze degli odontoiatri.
A tal fine l’intervento dell’avvocato Laila Perciballi del Foro di Roma, avvocato patrocinante in cassazione, ha approfondito le tematiche sulla relazione medico-paziente, sul consenso informato, sulla privacy, sulla responsabilità medica, anche alla luce della riforma Gelli-Bianco, nonché sull’obbligo di preventivo, di assicurazione e di danno e di attenzione e prevenzione nell’ambito di un tavolo di confronto che ha visto tra i relatori anche Ivano Luppino specialista in dermatologia, Mirco Crespi project Manager Be Filler e Gilberto Triestino odontoiatra.
Il ciclo di eventi formativi è stato fortemente voluto dal project manager Be Filler Mirco Crespi. “Le serate nascono dall’esigenza di affinare la conoscenza in un settore che soffre di un corto circuito di informazione qualificata in materia”, ha sottolineato il project manager.
La serata di approfondimento che si è tenuta presso palazzo delle Stelline ha sviluppato le tematiche legate al mondo dei filler dal punto di vista medico, odontoiatrico e legale, fornendo ai partecipanti informazioni utili alla scelta del campo di interesse specifico, illustrando le linee guida per un approccio corretto medico, odontoiatrico e legale.
Il pool di esperti nell’ambito dermatologico, estetico, odontoiatrico e legale hanno risposto alle domande del pubblico mettendo a disposizione la propria esperienza e competenza clinica. Le prossime tappe saranno il 23 Novembre a Napoli ed il 14 Dicembre a Catania.