Obesità: scoperta la pillola per sconfiggerla per sempre e non solo

Fisiologicamente e biochimicamente parlando è possibile con questo farmaco sconfiggere l'obesità, migliorare le performance fisiche e la resistenza agli sforzi e, dunque, lo stesso diabete; ma bisogna rispettare i limiti della natura ed in questo caso, è stato fatto?

Articolo aggiornato il 3 Agosto 2008

Obesità
Ci sono persone che per sfoggiare un muscolo ben tornito che fa capolino sotto la manica della polo o della camicia farebbero follie, al punto che ci sono anche quelli che per farlo, non contenti di sottoporsi ad estenuanti esercizi fisici in palestra, finiscono col rischiare persino la vita con le sostanze dopanti. Ma la ricerca medica oggi è giunta anche al punto da poter accontentare anche gli amanti del fisico alla Schwarzenegger prima maniera, anche se non si esclude che la novità proveniente dal mondo scientifico ed in particolare dall’equipe del prof. Ronald Evans del Salk Institute for Biological Studies in California abbia fini ben diversi e, sicuramente, più nobili; uno per tutti, la lotta all’ obesità e al diabete ed un ausilio per quei pazienti affetti da distrofia muscolare.
La pillola dello Sport, ACAR, così come sarebbe stata chiamata il particolare farmaco, di fatto produrrebbe nell’organismo lo stesso effetto che si instaurerebbe con lo sport intenso, come si è visto in laboratorio dove le cavie utilizzate per lo scopo hanno dimostrato una resistenza maggiore del 44% rispetto a quelle non trattate.
 
Adesso si capisce bene che tale preparato farmaceutico una volta che dovesse essere inserito in commercio si rivolge a coloro che, a causa di particolari patologie come quelle esaminate prima, non hanno la possibilità di compiere quel minimo di movimenti fisici che consente loro di avere una qualità di vita accettabile e dunque, la pillola dello sport si contrapporrebbe alla perdita di tonicità dei muscoli messi patologicamente a riposo. Tuttavia il rischio che qualcuno utilizzi ACAR senza le indicazioni previste esiste eccome, ci si aspetta, dunque dagli Organi di controllo e dai medici grande attenzione al fine di destinare il farmaco solo ai destinatari della terapia e non ad altri.
 
Ma c’è di più, sarebbe pronta per ricevere l’autorizzazione di immissione sul mercato un altro farmaco chiamato GW 1516 somministrabile a pazienti che già effettuano una attività fisica regolare ed in questi soggetti si assisterebbe ad un aumento della resistenza allo sforzo complessivamente quantificata nel 77% .
 
Ma come e dove agirebbero le due sostanze farmaceutiche?
 
I due farmaci svolgerebbero la loro funzione a livello del gene PPAR Delta, quello che regola il metabolismo muscolare. Ghiotta la tentazione per quanti, sportivi professionisti e della domenica, di ricorrere a tali farmaci per aumentare le possibilità atletiche ma i ricercatori sono stati chiari, non vi sarà alcun farmaco del genere in circolazione senza che si sia trovata la tecnica efficace per rintracciare la sostanza nel sangue e nelle urine, come oggi si fa con le sostanze dopanti e tale metodo d’indagine parrebbe già esistere.
 
Mentre non riusciamo lo stesso a non nascondere un certo scetticismo verso queste sostanze che potrebbero sfuggire dal controllo dei prescrittori, compresa la possibilità di esistere fuori dai normali circuiti distributivi con conseguenze sicuramente nocive alla salute se assunte in maniera sconsiderata, la possibilità che si riesca ad agire,seguendo il metodo dei ricercatori americani in maniera efficaci in quei pazienti che da queste terapie trarrebbero benefici, da lo spunto per continuare le ricerche sul gene PPAR Delta sul quale è possibile, sia pure ancora in maniera sperimentale, intervenire geneticamente al punto che, sulle cavie così trattate si è assistito ad un evento straordinario; gli animali da laboratorio non ingrassavano neanche se sottoposti a dieta ipercalorica senza sottoporsi neanche a particolare attività fisica.
 
Il motivo, semplice, il gene modificato fa si che l’organismo tragga energia in primis dalla scissione dei grassi e successivamente dagli zuccheri sviluppando fibre muscolari in grado di resistere alla fatica. Insomma, una sorta di capovolgimento della fisiologia umana. E c’è di più, la manipolazione genetica potrebbe essere attuata anche nel corso della vita e non solo alla nascita, basterebbe somministrare la GW 1516 per cinque settimane e si paleserebbe un riassetto dei valori dei lipidi e del glucosio del sangue anche se in precedenza alterati, che se aggiunti a moderato esercizio fisico si accompagnano ad una maggiore resistenza alla fatica e performance fisiche fatto che potrebbe dare una svolta concreta anche nella lotta all’obesità
 
Dunque un’interessante strada per sconfiggere anche gravi malattie metaboliche ma che occorrerà intraprendere, semmai lo si intendesse fare in maniera concreta, con grandissima cautela, quella che occorre sempre quando si sconfinano i limiti della natura e ci si crede sempre in grado di poterla dominare.

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