La Sindrome Metabolica, rappresentata da tutta una serie di disturbi e di fattori di rischio correlati fra i quali annoveriamo l’eccesso di colesterolo nel sangue, il fumo, il diabete anche in forma silente, che comporta per il paziente il rischio grave di andare incontro a gravi eventi cardiovascolari, infarto, ma anche ictus, in primis ed al diabete di tipo II.
Oggi, alla luce delle recenti acquisizioni scientifiche, parrebbe che la maggiore implicata negli effetti peggiori di tale sindrome sia proprio l’obesità.
D’altro canto non poteva essere che così, se consideriamo che proprio l’evidenza degli alti valori dislipidemici, di ipercolesterolemia e relativa ipertensione arteriosa si associano ad obesità.
Dunque l’obesità quasi come fattore a se stante nelle sindromi metaboliche al punto da poterla annoverare un vero e proprio rischio moltiplicativo che si riflette con una tripla incidenza sul rischio cardiovascolare in presenza di soggetti obesi, rispetto a ipertesi e diabetici non obesi.
Infine da considerare la sindrome metabolica che di per sè predispone anche al rischio di sviluppare diabete tipo II con tutte le conseguenze sugli organi bersaglio, vasi, cuore, rene, occhi, cervello.
Fonte foto:Labsanmichele
Obesità: prima imputata nella sindrome metabolica
