Articolo aggiornato il 13 Settembre 2010
Per molte persone che devono fare i conti con il problema dell’obesità smettere di mangiare risulta particolarmente difficile e questo sicuramente non aiuta a portare avanti una dieta adeguata, che consenta di perdere peso. È come se il senso di sazietà stentasse ad instaurarsi. Ma da cosa deriva questo meccanismo? Si tratta solo di un processo psicologico?
A fare chiarezza sulla questione sono stati i ricercatori del Monash Obesity and Diabetes Institute della Monash University, i quali hanno portato avanti uno studio specifico sull’argomento. In questo modo sono giunti alla conclusione che la mancanza del senso di sazietà non è da imputare soltanto ad un meccanismo psicologico. Si tratterebbe invece di un effetto esercitato dal grasso direttamente sulle cellule del cervello. Gli studiosi hanno potuto verificare in effetti che una dieta basata sul consumo di molti grassi determina ad una crescita eccessiva di alcune cellule che svolgono una funzione importante.
Le cellule in questione sono coinvolte in un processo di supporto nei confronti dei neuroni che sono implicati nel metabolismo dell’ormone che regola il senso dell’appetito, ossia la proopiomelanocortina. Le cellule cresciute in modo sproporzionato a causa del grasso non fanno altro che isolare i neuroni, impedendo loro di dare il giusto peso ai messaggi di sazietà inviati dall’apparato sensoriale.
È da tenere presente che sono dei meccanismi che si formano a livello embrionale, condizionando in maniera precoce le nostre abitudini alimentari e spiegando in parte quella che potrebbe considerarsi in tutto e per tutto una vera e propria tendenza all’obesità.