Articolo aggiornato il 10 Marzo 2022
In passato veniva utilizzata nella terapia contro alcune forme di tumore, poi è stata accantonata per lasciar spazio a cure più innovative. Ma oggi la camptotecina torna prepotentemente alla ribalta, stavolta come farmaco per combattere l’obesità. Gli scienziati hanno infatti scoperto che, almeno sui topi, questa molecola aiuta a ridurre il senso di fame e stimola il dimagrimento. E questo apre le porte a nuove possibilità nel trattamento dei problemi di peso.
Obesità, l’incredibile scoperta
I ricercatori della Northwest A&F University (in Cina) hanno individuato nella camptotecina un nuovo soppressore dell’appetito. Il loro studio, pubblicato su PLOS Biology, ha dato risultati davvero interessanti. Grazie ad un esperimento clinico sui topi, gli esperti hanno infatti portato alla luce un effetto inatteso del farmaco. Somministrandone piccole dosi alle cavie con obesità, queste hanno avuto una risposta notevole nel giro di appena 30 giorni. I topi con obesità dovuta alla dieta hanno perso il 10,58% del loro peso corporeo iniziale. Mentre quelli con obesità geneticamente indotta hanno perso il 6,03% del peso.
Come funziona la camptotecina? Il suo meccanismo d’azione si esplica nei confronti della proteina GDF15 (la sigla sta per “fattore di crescita/differenziazione 15), che il corpo produce in risposta allo stress. Questo farmaco lo attiva, e ha come effetto una riduzione dell’appetito e un conseguente dimagrimento. Sebbene la sperimentazione abbia riguardato, per il momento, solo i topi, i risultati sembrano particolarmente promettenti anche per l’uomo.
Per quanto riguarda il profilo di sicurezza di questa molecola, i ricercatori hanno prestato particolare attenzione agli effetti collaterali. In passato, la camptotecina veniva infatti utilizzata come farmaco antitumorale, ma i pazienti manifestavano gravi problemi come nausea, vomito, dermatiti, diarrea e anemia. Ma l’efficacia contro l’obesità sembra derivare da dosi molto minori (addirittura appena un trentesimo di quella necessaria per combattere il tumore). Sulle cavie, non si è avuto alcun effetto collaterale. Ma è naturalmente presto per parlare di una possibile applicazione del farmaco in ambito umano.