La nuova variante giapponese ridurrebbe l’efficacia dei vaccini

Questa nuova variante, denominata E484K, sarebbe stata riscontrata in Giappone, ma anche in Tirolo, in Austria, e negli Stati Uniti

nuova variante giapponese covid-19
Foto Getty Images | Pedro Vilela

Le varianti di Covid-19 sono state tra le maggiori preoccupazioni in questi ultimi mesi. Dopo quella inglese, brasiliana e sudafricana, è stata segnalata una nuova variante che arriva dal Giappone.

Questa, denominata E484K, secondo l’emittente pubblica Nkh ha generato allarme tra le autorità nipponiche. Secondo quanto emerso, infatti, questa nuova variante sarebbe risultata capace di ridurre l’efficacia dei vaccini contro Covid-19.

L’unica vera arma contro la variante giapponese e tutte le altre è la campagna vaccinale

La nuova variante, secondo quanto emerso, sarebbe rilevata in 10 dei 14 pazienti esaminati, a marzo, in un ospedale di Tokyo. Questa variante, quindi, sommata alle tre già presenti nel mondo, ha messo in allarme gli esperti. L’unica vera arma contro queste varianti, come già detto nel corso di questi mesi, è una campagna vaccinale veloce ed efficace. Solo così, infatti, si potrebbero contrastare le nuove varianti.

In Giappone, in questo momento, si assiste ad una nuova impennata dei contagi, che ha investito in particolar modo Osaka e le prefetture di Hyogo e Miyagi. Questa variante, inoltre, non è segnalata solo in Giappone, ma anche in Europa. Infatti, sarebbe stata riscontrata anche in Tirolo, in Austria. Inoltre, la nuova variante si starebbe diffondendo anche in America. Secondo gli esperti bisogna mantenere la massima cautela, visto che, al momento, non esistono ancora studi specifici sulla variante E484K.

Andreoni: “C’è la necessità di attuare un forte monitoraggio”

Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali, ha detto: “In attesa di dati scientifici certi sulla variante e sulla sua eventuale resistenza ai vaccini c’è in generale grande preoccupazione rispetto alle mutazioni e la necessità di attuare un forte monitoraggio”.

Inoltre, il direttore scientifico del Simit ha spiegato che l’unica strategia possibile contro le varianti è quella di “bloccare il prima possibile la circolazione del virus. Per questo, la vera arma di cui disponiamo è la vaccinazione. Dunque, è fondamentale in questo momento velocizzare il più possibile la campagna vaccinale. Questo per immunizzare il maggior numero di persone in tempi rapidi, bloccare il virus e impedire così che origini altre mutazioni”.

Sulla possibile resistenza della variante ai vaccini, Andreoni ha spiegato: “Credo sarebbe da valutare l’opportunità di un blocco dei voli aerei per impedire l’ulteriore diffusione di questa e altre varianti. Andrebbero adottati protocolli stringenti se E484K è già arriva in Europa”.

Andreoni, come Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, concorda sulla necessità di un “monitoraggio ferreo” e di una “sospensione più generalizzata dei voli aerei”. Questo, chiaramente, nel caso in cui fosse confermata l’espansione delle nuove varianti del Coronavirus.