Articolo aggiornato il 26 Dicembre 2007
La montagna e’ ancora piu’ bella quando oltre alla neve offre sole e giornate di aria leggera e frizzante, ma un pericolo incombe, per tutti gli sciatori e i passeggiatori che amano le cime: il pericolo delle scottature! Il rischio di scottarsi e’ sempre dietro l’angolo, a meno che non si seguano alcune importantissime precauzioni, anche molto semplici, che sono fondamentali per non tornare a casa dopo lo sci con la pelle a striscioline.
Il pericolo di scottarsi aumenta vertiginosamente se insieme a un bellissimo e tiepido sole si aggiunge il riflesso dei raggi solari sul ghiaccio e sulla neve: a quel punto la garanzia di una ustione, se non si e’ protetti, c’e’.
La pelle del corpo ha bisogno di un p’ di tempo per acquisire resistenza a questi fattori accidentali che non sono una costante, per questo e’ bene che nei primi giorni di esposizione al sole si faccia attenzione ad agevolare l’epidermide a ricevere i raggi del sole senza traumi.
Ad esempio e’ bene usare le classiche creme protettive, con un fattore alto e con una protezione continua durante la giornata.
Per gli adulti la crema deve essere leggermente piu’ alta di quella che si usa durante l’esposizione al sole a quota bassa o normale, mentre per i bambini la crema ha bisogno di una protezione all’incirca sul 15 o totale.
E’ importante sapere alcune notizie riguardo alla luce del sole invernale, che possono anche sfuggire al ricordo di uno sciatore non abituale.
Prima di tutto ad essere pericolosi sono i raggi ultravioletti, e quindi non tutti i raggi solari indiscriminatamente, si tratta dei Raggi UV A e UV B,motivo per cui per sciare bisogna scegliere non solo la crema giusta, ma anche gli occhiali da sole in grado di proteggere da questo tipo di raggi; per non tornare a casa pallidi, pero’, bisogna fare in modo di abituarsi agli UV A, che sono i responsabili del colorito brunastro dato dall’esposizione al sole: quindi proteggersi si’, ma non a tal punto da rendersi completamente impermeabili al sole, perche’ la luce del sole non fa male alla salute, se ricevuta con moderazione
Quindi e’ bene stare attenti alle ore che vanno dalle 11.00 alle 15.00 quando il sole scalda di piu’, mentre fa bene il sole del mattino e quello della sera.
La neve e il ghiaccio riflettono quasi totalmente i raggi del sole, quindi l’esposizione e’ doppia, mentre piu’ si sale in quota piu’ aumenta la percentuale dei raggi ultravioletti. Una volta che si hanno acquisite queste conscenze, stare al sole diventera’, anche in inverno, un gioco da ragazzi.