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Articolo aggiornato il 1 Luglio 2020
Se troviamo dei nei rossi sulla nostra pelle è importante sapere quando preoccuparsi e quando toglierli. Non è insolito, infatti, notare delle piccole macchie scarlatte, a volte leggermente in rilievo, che prima non c’erano. Non generano dolore e nella maggior parte dei casi la natura di tali lesioni cutanee è benigna.
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Le cause specifiche all’origine di questo problema non sono ancora del tutto note, ma l’insorgenza dei nei rossi può dipendere da diversi fattori, come ad esempio dai disturbi al fegato. Vediamo più in dettaglio le loro caratteristiche e come comportarsi.
Cosa sono i nei rossi
I nei rossi sono conosciuti anche col nome di angioma rubino, il cui colore rosso deriva dalla presenza di sangue che circola nei capillari di cui sono costituiti. Sono una delle tipologie di angioma cutaneo più diffuse, e rappresentano piccole formazioni tumorali di natura generalmente benigna. Si manifestano sotto forma di macchie rosse di dimensioni variabili, solitamente attorno ai 2-5 mm.
Caratteristiche dei nei rossi
I nei rossi si presentano sul corpo in maniera del tutto casuale, soprattutto su seno, torace, schiena, braccia e cosce, in modo isolato oppure in forma diffusa. Sono per lo più caratterizzati da una cupola liscia in rilievo rispetto alla pelle ed hanno dei bordi ben definiti. In genere, insorgono dopo i 40 anni, ma non è raro notarli anche molto tempo prima.
I nei rossi si evolvono in maniera molto lenta ma comunque progressiva e la loro comparsa è piuttosto rapida. Possono presentarsi in seguito a repentini cambiamenti ormonali, come una gravidanza, oppure in seguito a malattie del fegato e tumori dell’ipofisi, che possono determinare un aumento della prolattina, l’ormone che svolge un compito fondamentale dal punto di vista della lattazione.
L’angioma rubino può colpire indifferentemente sia uomini che donne, in particolare quelli che presentano una carnagione chiara.
Nei rossi sulla pelle: quando preoccuparsi
La manifestazione dell’angioma rubino sulla pelle non dev’essere motivo di grave preoccupazione poiché i nei rossi non sono pericolosi. Tuttavia, è sempre importante monitorare la situazione e preoccuparsi se i nei rossi:
- Fanno male
- Cambiano forma e colore, diventano irregolari e più scuri
- Sorgono in grandi quantità
- Sanguinano
Secondo gli esperti, la comparsa dei nei rossi è associata a problemi epatici, ovvero a piccoli disturbi del fegato. In particolare, possono indicare un eccessivo accumulo di tossine nell’intestino, o appunto nel fegato.
La presenza di nei rossi può esser dovuta anche ad una dieta sbilanciata, pertanto, è necessario rivolgersi al medico per impostare una dieta più bilanciata in grado di ristabilire il giusto equilibro nutrizionale. Inoltre, un’eccessiva e reiterata esposizione al sole può essere causa di piccole lesioni cutanee, soprattutto su collo, viso e altre zone del corpo non riparate adeguatamente dai raggi UV.
Se si manifesta un solo neo rosso non sarà quindi necessario preoccuparsi, perché non è generalmente sintomo di un problema serio dell’organismo, ma se gli angiomi rubino compaiono in grandi quantità e in modo progressivo è bene rivolgersi al medico, per meglio comprendere quale tipo di alterazione sia in corso.
Nei rossi: cura e trattamento
Per eliminare i nei rossi in modo permanente esistono varie cure mediche. Per scegliere quella più appropriata, è indispensabile consultare uno specialista, il quale baserà la scelta del trattamento migliore sulle dimensioni, le cause e il luogo in cui sono situati i nei rossi. È anche vero che, se di natura benigna e di dimensione ridotta, l’angioma rubino può essere coperto con dei correttori o del fondotinta se possibile.
Ma, anche se solitamente non implicano nessun rischio per la salute, c’è chi considera questi piccoli puntini rossi sulla pelle, tipo grumoli di sangue, un brutto inestetismo cutaneo che deturpa il corpo ogni qual volta ci si voglia vestire con un abbigliamento scollato o tale da non coprire le fastidiose imperfezioni.
È importante sottolineare che non bisogna mai cercare di eliminarli da soli, senza l’aiuto di un esperto, perché sono dei capillari sanguigni e pertanto è necessario sottoporsi solo a tecniche già collaudate. Vediamo quali sono le principali.
Chirurgia
Tra i trattamenti, spicca l’escissione di natura chirurgica dei nei rossi. Normalmente, la rimozione chirurgica è un trattamento raccomandato per i nei più grandi e profondi. Il medico estrarrà il neo mediante un taglio sulla pelle e dopo procederà alla cicatrizzazione della ferita mettendo i punti. Questo trattamento può essere doloroso e comportare una cicatrice.
Laser
Il laser è il metodo più efficace e indolore per eliminare i nei rossi, oltre a non avere effetti collaterali. Questa tecnica vaporizza i tessuti, eliminando il consueto rossore che è collegato all’angioma rubino. L’intervento con il laser garantisce di norma dei risultati ottimali e molto controllati.
Crioterapia
La crioterapia ha l’obiettivo di “congelare” a basse temperature i tessuti dell’angioma, per poterlo così estrarre con la stessa procedura con cui si tolgono le verruche, e procedere alla sua distruzione. Questa terapia è indolore ma il suo costo è più elevato.
Ma è anche possibile affidarsi alla termocoagulazione a radiofrequenza, che attraverso delle onde radio genera delle elevate temperature in grado di cauterizzare l’angioma. In entrambi i casi si tratta di procedure piuttosto rapide, senza alcun effetto collaterale per il paziente.