Mutismo selettivo, cos’è il disturbo e come si cura. Molti bambini ne soffrono e i genitori vogliono capire come superare tali difficoltà
Il Mutismo Selettivo è un disturbo poco conosciuto e raro che colpisce prevalentemente i bambini. La sua caratteristica riguarda l’incapacità di parlare in alcuni contesti sociali, benché lo sviluppo e la comprensione del linguaggio si siano affermati.
È importante sapere che tale fenomeno non è dovuto a una disfunzione organica o a un’incapacità correlata allo sviluppo, ma a un atteggiamento di risposta a un forte stato emotivo legato all’ansia.
Nonostante i bambino vorrebbero farlo, per via del mutismo selettivo non riescono a parlare fuori casa o in presenza di estranei perché si bloccano. Questo avviene particolarmente nei luoghi pubblici o nei contesti sociali più antigeni come l’asilo o la scuola.
In casa infatti, questo non succede, perché negli ambienti familiari e con le persone che conoscono si sentono a loro agio e si esprimono in modo normale, dimostrando addirittura di essere dei veri e propri chiacchieroni.
Mutismo Selettivo, come superare le difficoltà a esprimersi
Se il Mutismo Selettivo viene diagnosticato subito, quindi precocemente, c’è una maggiore possibilità di risolvere la cosa in tempi relativamente brevi, con una terapia.
Il trattamento del Mutismo Selettivo richiede infatti, sempre l’intervento del medico specialista, in quanto i bambini che presentano tale disturbo necessitano di un adeguato e corretto supporto psicologico.

Il ricordo alla terapia cognitivo-comportamentale sembra aver maggior successo nel trattamento del Mutismo Selettivo e si prefigge i seguenti obiettivi:
- Ridurre la frequenza e l’intensità degli stati ansiosi da cui vengono colpiti i bambini nei contesti sociali;
- cercare di ottenere una condizione di sufficiente tranquillità nelle situazioni sociali che portano sofferenza al bambino;
- accrescere autostima e sicurezza di sé nel bambino;
- stimolare il bambino a tira fuori i propri pensieri, le proprie emozioni e i propri bisogni, non per forza verbalmente;
- fornire al bambino le strategie necessarie a stabilire e a mantenere le relazioni interpersonali.
Nel momento in cui si viene a conoscenza del fatto che il proprio bambino o un famigliare soffre di Mutismo Selettivo, bisogna cercare di comprenderlo, senza oltrepassare alcuni meccanismi che sfociano poi in approcci sbagliati:
- Non forzare il bambino a parlare e non ricattarlo, né tantomeno farlo sentire in colpa se non riesce a comunicare;
- Rassicurarlo quando ci si trova in situazioni considerati fonte di ansia e cercare di metterlo a proprio agio;
- Comunicare con il bambino in maniera normale, tranquillamente e con tono pacato;
- Invitare gli amichetti a casa può essere utile a favorire le relazioni con i coetanei. Un ambiente famigliare come questo può offrire al bambino rassicurazione;
- Mantenere un dialogo costante con gli insegnanti e con tutte quelle figure che seguono il bambino in attività sociali come sport, scout e quant’altro, in modo da conoscere per bene gli atteggiamenti e i comportamenti tenuti dal bambino durante le attività svolte fuori casa.