Muay Thai – la disciplina per allenare corpo e mente

Arrivata in Italia nel 1979 grazie al maestro di Thai Boxe Stefano Giannesi, la Muaythai e' al momento attuale uno degli sport di combattimento piu' praticati in tutto il mondo e anche uno dei piu' temuti. I professionisti che combattono con la Thai Boxe allenano i piedi, le ginocchia, i gomiti e le mani, rendendoli offensivi in ogni tipo di lotta o combattimento senza armi.

Articolo aggiornato il 11 Novembre 2007

ThaiBoxe
Arrivata in Italia nel 1979 grazie al maestro di Thai Boxe Stefano Giannesi, la Muaythai e’ al momento attuale uno degli sport di combattimento piu’ praticati in tutto il mondo e anche uno dei piu’ temuti. I professionisti che combattono con la Thai Boxe allenano i piedi, le ginocchia, i gomiti e le mani, rendendoli offensivi in ogni tipo di lotta o combattimento senza armi.
Le origini della Muay Thai sono ricondotte alla Mae Mai, un tipo di lotta diffuso in passato nella Thailandia, una tecnica di combattimento che era usata dai guerrieri quando rimanevano senza armi. Uno dei personaggi piu’ noti della Thai e’ il “Re Tigre”, (conosciuto in Thailandia come Pra Chao Sua) che si narra viaggiasse in tutta la regione alla ricerca di un avversario piu’ forte di lui da sfidare e da battere.
Secondo la leggenda la Thai Boxe salvo’ la vita a Nai Khanom Thom l’eroe guerriero, che con questa tecnica di combattimento riusci’ a impressionare il re dei Birmani che lo aveva fatto prigioniero, sfidando e battendo i guerrieri birmani piu’ forti e piu’ feroci.
Era il 1774 quando il mitico eroe Nai Khanom Thom vinse 13 sfide contro i piu’ forti guerrieri del re, segnando cosi’ una data importante nella leggendaria storia della Thailandia, che ancora oggi ricorda il 17 Marzo come il giorno della Muay Thay.
Considerata dagi europei come uno sport da combattimento, essa e’ in realta’ una delle piu’ difficili arti da imparare e una delle piu’ dure discipline da praticare, richiede energia, forza, concentrazione e calma. Nel combattimento Thai di fatto non ci sono zone del corpo escluse al colpo, se non la testa, inoltre l’avversario puo’ essere colpito con ogni parte del proprio corpo. I piu’ pericolosi colpi che si possono dare sono quelli del gomito, che nelle palestre europee e nelle gare non sono piu’ permessi.
Di per se’ come disciplina sportiva comincio’ ad avere fortuna e quindi ad entrare nel patrimonio collettivo delle conoscenze tecniche degli europei dopo il 1929, anno in cui venne deciso un primo regolamento di contaminazione inglese, in cui si stabilirono e si codificarono universalmente le categorie, le limitazioni di peso e di colpi, le protezioni da usare e i tipi di strategia di combattimento praticabili.
Nonostante la Thai Boxe sia attualmente diventata uno sport quasi consumistico la sua origine mitica non e’ andata persa, ed esistono ancora delle fonti che parlano della antica pratica boxistica dell’asia.

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