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Quali sono i sintomi del Morbo di Addison? Quali sono le cause, la cura e la terapia che lo riguardano? Il Morbo di Addison è una rara patologia cronica – chiamata anche ipocorticosurrenalismo o insufficienza corticosurrenalica – dovuta ad un deficit di ormoni corticosurrenali: questi ultimi, prodotti dalle ghiandole surrenali posizionate nella parte superiore dei reni, sono gli androgeni, i glucocorticoidi e i mineralcorticoidi. Il Morbo di Addison può provocare diversi sintomi, tra cui la presenza di macchie scure sulla pelle. Ma quali sono la sintomatologia e le conseguenze legate al Morbo di Addison? C’è una dieta particolare da seguire? Qual è l’aspettativa di vita? Scopriamo di più in merito.
Cos’è
Il Morbo di Addison è una rara malattia cronica della tiroide, provocata da un deficit di ormoni corticosurrenali – conosciuti anche come corticosteroidi – prodotti da due ghiandole endocrine che si trovano nel grasso sovrastante i reni e, dunque, chiamate “surreni”: tali ormoni sono gli androgeni, i glucocorticoidi – tra cui il cortisolo, importante nel metabolismo dei grassi e dei carboidrati, con attività antinfiammatoria e immunosoppressiva – e i mineralcorticoidi, tra cui l’aldosterone che regola il bilancio idrico e degli elettroliti come sodio e potassio. Il Morbo di Addison deriva, quindi, da una alterazione nella produzione di ormoni a carico delle ghiandole surrenali.
L’azione di questi ormoni è davvero importantissima e viene a mancare nei pazienti affetti da questo morbo: i glucocorticoidi, ad esempio, controllano la glicemia e fungono da sostegno all’organismo in condizioni di stress; mentre, i mineralcorticoidi regolano la concentrazione di potassio e sodio nell’organismo, favorendo l’escrezione del primo e il riassorbimento del secondo.
Il Morbo di Addison ha un’incidenza di 1 caso su 10 ogni 100 mila persone e interessa, soprattutto, gli adulti tra i 30 e i 50 anni.
I sintomi
I sintomi del Morbo di Addison possono variare per intensità, in base al tipo e progrediscono gradualmente. Possono manifestarsi, quindi:
- Mancanza di appetito;
- Perdita di peso;
- Debolezza;
- Stanchezza cronica;
- Dolore muscolare;
- Affaticamento cronico;
- Mal di testa;
- Depressione;
- Sudorazione;
- Irritabilità;
- Pressione bassa;
- Ipoglicemia;
- Anoressia;
- Disidratazione per la perdita di sali e acqua;
- Desiderio di cibi salati;
- Perdita di peli;
- Diarrea;
- Calo del desiderio sessuale;
- Annebbiamenti della vista;
- Capogiri;
- Iperpigmentazione della cute e delle mucose, dunque presenza di macchie scure;
- Irregolarità mestruale, nelle donne;
- Amenorrea.
Nelle forme secondarie di insufficienza surrenalica o Morbo di Addison bianco, non si ha una variazione di colore cutaneo e la presenza di macchie scure: da qui, dunque, il nome “Morbo di Addison bianco”.
La sintomatologia è determinata proprio dalla carenza di alcuni ormoni importanti per l’organismo, tra cui il cortisolo e l’aldosterone, per l’appunto.
Le manifestazioni cliniche di questi sintomi compaiono in modo graduale per, poi, peggiorare con il passare del tempo. Tra le conseguenze gravi del Morbo di Addison, ci sono:
- Stato di apatia;
- Stato confusionale;
- Nausea;
- Vomito;
- Febbre;
- Shock ipovolemico;
- Perdita di coscienza.
Le cause
Quali sono le cause del Morbo di Addison? Questo deriva da una alterazione nella produzione di ormoni a carico delle ghiandole surrenali, ma il deficit ormonale può dipendere da vari disturbi o malattie che alterano la salute e, quindi, la funzionalità delle ghiandole surrenali, le quali non producono abbastanza ormoni.
Danni a carico di queste ultime sono la causa di alterazioni a livello ormonale e di conseguenza la possibilità dell’insorgenza del Morbo di Addison. I disturbi consistono in uno sviluppo alterato dei surreni, in una distruzione o danneggiamento delle loro cellule o in anomalie nel processo di sintesi degli ormoni corticosurrenali.
Altre patologie che possono causare insufficienza surrenalica primaria sono carcinomi o metastasi, ma anche forme autoimmuni e infettive come la tubercolosi: in questi casi, i livelli di cortisolo e di aldosterone sono in deficit.
Tra i fattori di rischio del Morbo di Addison, ci sono, inoltre:
- Ereditarietà;
- Presenza di una malattia autoimmune;
- Anemia perniciosa;
- Celiachia;
- Diabete mellito di tipo I.
C’è, poi, una forma di iposurrenalismo secondario, in cui i surreni non espletano la propria funzione endocrina e presentano una condizione in cui il cortisolo diminuisce e l’aldosterone rimane, invece, inalterato.
La diagnosi
Una volta comparsi i primi segni della malattia, occorre contattare il medico che farà eseguire una serie di esami e analisi, così da stabilire la diagnosi e la terapia più adatta al caso specifico.
Oltre alla visita medica, allo studio dei sintomi e alle analisi del sangue, potrebbero essere necessari ulteriori test di approfondimento e analisi da fare, per escludere o confermare la presenza di altre malattie: ad esempio, risonanze magnetiche addominali o TAC, anche per valutare eventuali anomalie anatomiche dei surreni.
Grazie a questa sintomatologia e ad appropriati esami, la diagnosi non è difficile: le analisi del sangue che possono evidenziare la patologia sono il controllo dei livelli di sodio e di potassio – bassi nel primo caso e alti nel secondo – ma anche di ACTH (ormone adrenocorticotropo), di renina e di cortisolo. Per quanto riguarda il cortisolo, i suoi livelli non sono sempre indicativi.
I soggetti colpiti da Morbo di Addison dovranno sottoporsi a regolari controlli medici, per tutta la durata della vita.
La cura e la terapia
La cura per il Morbo di Addison deve essere prescritta dal medico, che deciderà sia la tipologia di farmaci da assumere che la durata e la posologia del trattamento: quest’ultimo potrà, infatti, variare da soggetto a soggetto, anche in base alle diverse condizioni fisiologiche in cui esso si trova.
I pazienti affetti da Morbo di Addison possono risolvere o migliorare la loro situazione clinica, seguendo una terapia di sostituzione degli ormoni mancanti con mineralcorticoidi (fludrocortisone), per quanto riguarda i livelli di aldosterone e glucocorticoidi (cortisone-idrocortisone) per ripristinare i livelli di cortisolo: con questi farmaci, i pazienti possono condurre una vita normale e la loro aspettativa di vita è paragonabile a quella delle persone sane. È, però, importante dosarli correttamente, anche in base ad alcune condizioni individuali: ad esempio, in caso di periodo di stress molto accentuato, il medico potrebbe decidere di aumentare il dosaggio per evitare una crisi, oppure in caso di episodi traumatici e di febbre elevata.
Molti specialisti consigliano al paziente di indossare un braccialetto sul quale indicare la patologia di cui soffrono in modo tale che, in caso di incidenti, qualsiasi medico possa agire senza errori.
Trattandosi di una patologia cronica, il Morbo di Addison necessita di una periodica somministrazione di farmaci: in quanto cronica, la terapia mira a reintegrare gli ormoni assenti, ma non può agire sulla causa scatenante.
Tali farmaci dovranno essere assunti sotto stretto controllo medico, regolarmente e senza dimenticare le dosi, per evitare conseguenze pericolose per la vita del paziente. Particolare attenzione, inoltre, dovrà essere prestata in caso di gravidanza e nei bambini.
Dieta e alimentazione
L’alimentazione e la dieta sono altrettanto importanti nel caso di Morbo di Addison: la dieta, infatti, può contribuire a integrare la terapia convenzionale, ottimizzando il peso forma del paziente e cercando di non aggravare eventuali patologie sottostanti.
Cosa mangiare, in caso di Morbo di Addison? La dieta dovrà essere prescritta dal medico, in quanto quantità e tipi di alimenti variano a seconda del caso specifico: in linea generale, dovranno essere assunti alimenti ad alto contenuto di sodio – proprio per l’elevata perdita di quest’ultimo – cibi a basso contenuto di potassio – per via dell’elevata presenza di potassio presente nell’organismo, a causa del malfunzionamento delle ghiandole surrenali – e carboidrati complessi per prevenire i livelli di glicemia bassa tipici della malattia di Addison.
La prognosi
Infine, la prognosi dipenderà da diversi fattori: ad esempio, dalla gravità della condizione, dalla causa scatenante, dalla tempestività di intervento e dall’età e dallo stato di salute del paziente.
Pur non essendo, in linea generale, una patologia fatale, la diagnosi e il trattamento tempestivi sono necessari per evitare che la situazione possa aggravarsi fino ad uno stato di emergenza da trattare in ospedale: fino agli anni ’40, ad esempio, questo morbo risultava fatale. Se curato, invece, l’aspettativa di vita per i malati di Morbo di Addison è pari a quella delle persone sane.