E’ piaciuta molto a Beppe Grillo l’idea di sostituire gli assorbenti femminili con un sistema ritenuto da lui e dai suoi sostenitori più ecologico, come ha sostenuto al debutto in piazza a Napoli dove ha approfittato dell’occasione per dichiarare guerra agli inceneritori; per la verità, l’ex comico genovese in quella stessa sede ha fatto cenno anche alla possibilità di sostituire i pannolini dei bambini con materiali biodegradabili in sole sei ore, il tutto per non intasare le discariche e, dunque, riciclare a più non posso escludendo i termovalorizzatori.
Indipendentemente dalle sue ragioni e da quelle di ognuno in tema di differenziazione e smaltimento dei rifiuti, sta di fatto che la possibilità che il tradizionale assorbente o similare possa essere sostituito con un sistema più ecologico e che non apporti altri rifiuti in discarica non parrebbe un fatto del tutto trascurabile, non foss’altro perche la “coppetta mestruale” così definita, è sicuramente amica dell’ambiente perché riutilizzabile all’infinito per ogni ciclo mestruale e pare piacere agli americani, come ha sostenuto il comico, salvo poi apprendere che ad utilizzarla sono le donne britanniche in sostituzione dei sistemi classici.
Anche in Italia la cosa comincia a incrociare gli interessi di alcuni amministratori locali, ben consapevoli che non è certo con questo sistema che si potrà sconfiggere il gravissimo problema dei rifiuti di Napoli, ma se è vero che il mare è fatto di gocce, chissà che non possa essere anche questa una goccia importante per prosciugare l’oceano di problemi che insiste in quelle regioni e non solo in quelle, che non hanno saputo o potuto predisporre una politica efficace nello smaltimento dei rifiuti.
L’esempio dei favori che Mooncup, questo il nome commerciale della coppetta, sta avendo anche da noi, ce lo da l’iniziativa salutata dall’assessore all’Ambiente di Maserada sul Piave, Giuseppe Quinto, che col sindaco Floriana Cesellato ha chiesto ai cittadini una sorta di collaborazione operosa per partecipare attivamente ed in prima persona al problema dei rifiuti, nonostante agli stessi abitanti di quella località del nord Italia va dato atto che già sono soliti distinguersi in tema di raccolta differenziata al punto da far assurgere il Comune al titolo di “Comune Riciclone d’Italia” visto che in quella zona si ricicla oltre l’80% dei rifiuti, quasi un record.
“La Mooncup è un prodotto pressoché sconosciuto in Italia ma è pluripremiato nel Regno Unito – sottolinea l’assessore Quinto – Noi l’abbiamo scoperta perché è stata presentata nell’ultima edizione della fiera del paese, “Quattro passi verso un mondo migliore”, che l’ha premiata per l’idea più innovativa. Oltretutto è anche economicamente vantaggiosa”. Per promuoverla il Comune ha organizzato per il 8 marzo, ( Festa della Donna ) un’apposita serata a cui sono invitate le donne del paese.
Interessante notare in che cosa consiste la coppetta mestruale che sappiamo essere costituita da un semplicissimo recipiente di silicone morbido che si inserisce all’interno della vagina ed in questo modo raccoglie efficacemente l’intero flusso mestruale per poi essere svuotato dalle tre alle quattro volte al giorno, di quei famosi giorni e quel che è interessante notare è che dopo l’uso il contenitore non va buttato, basterà lavarlo in acqua corrente o al massimo,sterilizzarlo essendo pronto per il prossimo uso, chiaramente personale.
Del resto che da questo semplice gesto si apportino vantaggi tangibili all’ambiente lo dimostra il fatto che, come ci ricorda l’assessore Giuseppe Quinto, “ per lo smaltimento degli assorbenti tradizionali in discarica ci vogliano anche cinquecento anni, gli assorbenti usa e getta rappresentano dunque un costo ambientale oltre che per il portafoglio di ogni donna”.
Una soluzione che, oltretutto, risulta anche vantaggiosa da un punto di vista economico, visto il costo della coppetta che è stimato in circa 29 euro per il kit, per la coppetta e il sacchettino per custodirla in borsa e che si può acquistare direttamente in Internet sul sito web della Mooncup in due misure, la prima, per le donne che hanno partorito almeno una volta nella vita, la seconda per chi non ha ancora avuto alcun parto.
Per considerare se questo modo di affrontare il ciclo mestruale sia igienicamente corretto bisognerà aspettare i dati clinico-statistici di quei Paesi dove l’iniziativa comincia a prendere piede, per constatare eventualmente, la comparsa di eventuali infezioni in misura maggiore nelle donne che hanno fatto uso di Mooncup in luogo dei tradizionali assorbenti.