Articolo aggiornato il 26 Novembre 2023
La mononucleosi e’ conosciuta in genere come “malattia del bacio”: colpisce in genere gli adolescenti, ma non e’ detto che sia sempre cosi’, puo’ colpire anche i meno giovani e gli adulti. Che succede quando ci si ammala di mononucleosi?
La “kissing disease”, o “malattia del bacio”, puo’ essere presa solo se si entra in contatt con un virus pericoloso chiamato virus di Epstein Barr, dal nome dello scopritore, che e’ colpevole di varie malattie, non solo della malattia del bacio, ma anche della varicella e dei fuochi di Sant’Antonio; va tenuto presente che questo virus e’ un virus che si muove in un modo simile agli herpes.
Per le sue caratteristiche la malattia e’ diffusa nella fascia di eta’ che va dai 15enni ai 25enni, anche se, in caso di contagio, puo’ essere trasmessa anche a una persona adulta. Nel 90% degli adulti il contagio con il virus e’ avvenuto, senza pero’ causare delle conseguenze, poiche’ la maggior parte degli adulti ha gia’ sviluppato degli anticorpi specifici che consentono di essere protetti.
Il contatto con il virus avviene attraverso la saliva, ed e’ per questo motivo che la patologia e’ nota come malattia del bacio; sono anche i rapporti sessuali, le trasfusioni di sangue, il contatto con bicchieri, posate e giocattoli, che possono fare da veicolo, ma il contagio attivo avviene solo una volta, dopo di che si acquisisce la immunita’. I sintomi sono simili a quelli dell’influenza: si manifesta la febbre, la debolezza, e un insolito ingrossamento dei linfonodi, accompagnato da uno stato di malessere generale, con forti mal di testa, e diffusi dolori muscolari.
Per verificare se si e’ stati contagiati dal virus di Epstein Barr e’ sufficiente fare un test; si potrebbe essere dei portatori sani della malattia, che si consuma di per se’ in una settimana, ma rimane poi latente nell’organismo, colpevole di fare ammalare della stessa sindrome le persone che baciamo.
La malattia ha un decorso del tutto simile all’influenza, anche se in alcuni casi l’eccessivo ingrossamento dei linfonodi, e la difficolta’ a mangiare, che si sviluppano nelle persone piu’ deboli, potrebbero richiedere delle soluzioni terapeutiche con antibiotici.