Menopausa: in Fascia A la terapia ormonale sostitutiva, ma in pochi lo sanno

Lo sostiene Gian Benedetto Melis, ordinario di Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Cagliari e presidente Sim ( Società Italiana per la Menopausa ); secondo i dati del sondaggio e il pensiero dell’illustre clinico italiano, 28 donne in menopausa su cento sono addirittura “paghe” di questa acquisita condizione

Articolo aggiornato il 11 Gennaio 2010

menopausa
Tutte le donne sanno cosa sia la menopausa, ma quanto sono veramente informate su questa condizione del tutto naturale della vita? A giudicare dai risultati di un sondaggio che si è svolto a Milano e che ha coinvolto 760 donne, le italiane che conoscono bene ed a fondo la menopausa sono davvero poche ed anche la classe medica, a dar retta al sondaggio, non sembrerebbe del tutto attenta ad informare al meglio le interessate.
Lo sostiene Gian Benedetto Melis, ordinario di Ginecologia e Ostetricia dell’Università di Cagliari e presidente Sim ( Società Italiana per la Menopausa ); secondo i dati del sondaggio e il pensiero dell’illustre clinico italiano, 28 donne in menopausa su cento sono addirittura “paghe” di questa acquisita condizione non foss’altro perché si sarebbero liberate dai fastidi rappresentati dalle mestruazioni e dal rischio di gravidanze indesiderate.
 
Ma come si sentono le donne in questa nuova condizione?
 
Sempre secondo il sondaggio, 86 donne su 100, non sono del tutto scevre da disturbi subentrati con la menopausa e sei donne su dieci affermano a gran voce che si sentono peggio di come si sentivano prima di entrate in questa nuova fase della vita; eppure, solo il 6,5% del campione assume farmaci ormonali sostitutivi.
 
Ma c’è di più ed il dato è sicuramente allarmante; ovvero, meno di metà del campione di donne intervistato è a conoscenza dei maggiori rischi di natura cardiovascolare cui può andare incontro una volta in menopausa, finendo per rischiare la propria stessa vita soprattutto se trattasi di donne ipertese, obese e/o fumatrici.
 
“ Oggi, spiega Melis, la terapia ormonale sostitutiva è in grado di controllare i sintomi e di ridurre anche il rischio cardiovascolare; per esempio, è disponibile da poco in Fascia A un’associazione estroprogestinica utile nel controllo della pressione arteriosa”. Tali farmaci sono utili anche nel miglioramento dei rapporti sessuali, eppure le donne in menopausa ricorrono a tali presidi in scarsa misura preferendo spesso di non far nulla e sopportando i sintomi.
La Comunità Scientifica, sempre secondo Gian Benedetto Melis, “ è concorde sulla sicurezza della terapia ormonale sostitutiva se iniziata precocemente prima dei 60 anni e comunque entro dieci anni dalla menopausa “.

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